Paola Perego e Lucio Presta alla Luiss per parlare di innovazione

Da sinistra Lucio Presta, Riccardo Carnevale e Paola Perego alla Luiss.
di Valentina Tocchi
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Giovedì 28 Aprile 2016, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 21:39

«Lo spettacolo è anche economia. Un'industria di cui è importante conoscere il diritto. A chi studia economia dico di non sottovalutare questa industria e a chi studia giurisprudenza dico di specializzarsi in discipline attinenti il diritto d'auotre e spettacolo». E' stato questo il consiglio che Lucia Presta, insieme alla moglie Paola Perego, pochi giorni prima di una festa come quella del Primo Maggio - quest'anno dedicato ai tanti giovani senza lavoro -  hanno voluto lasciare ai tanti ragazzi della Luiss Guido Carli che sono intervenuti al  “Festival dell'Innovazione”. 

L'evento, una tre giorni di masterclass, convegni e conferenze organizzata dagli studenti Walter Biffi, Angelo Molinaro e Vanessa Re che si è tenuta nella sede di via Parenzo dell'Ateneo, si è concluso oggi con un incontro dedicato al Vip Management, dove insieme a  Presta e alla Perego era atteso anche Amadeus.

Incalzati dal poco più che ventenne studente di giurisprudenza Riccardo Carnevale - curiosamente un omonimo del figlio di Paola Perego, che però è di due anni più giovane -  lo storico manager di Benigni, Bonolis e la padrona di casa di Domenica In hanno raccontato parte della loro vita e del loro mestiere. Quel mestiere che, ormai quasi venti anni fa, ha anche contribuito a farli incontrare. 

 


«Avevo giurato a me stesso che non avrei mai amato un'artista e infatti Paola è una persona normale, che non si atteggia anche se fa questo mestiere» ha detto Presta, che riguardo al suo grande successo professionale ha consigliato ai ragazzi: «Dovete amare il vostro lavoro ed essere convinti di quello che proponete, perchè solo se voi andate convinti potete convincere l'altro, che magari solo per curiosità una chance ve la dà». 

E se, nel suo caso, la convinzione di avere qualcosa di buono da proporre ha potuto contare negli anni su grandi e indiscutibili nomi come Roberto Benigni e Paolo Bonolis, Presta non ha mancato di ricordare i tempi più difficili e impegnativi degli esordi quando, dopo aver smesso di danzare, decise di sperimentarsi in un settore, quello del “vip management”, ricco di insidie e di sfide. 

«Ho imparato sul campo: a volte bisogna saper cadere e rialzarsi più forti di prima. Chi fa televisione non può porsi il problema di piacere a tutti, ad esempio a quei critici che magari, quando hanno tentato di fare tv, hanno mandato allo sfacelo interi canali» ha detto il manager.
«Chi per criticare un programma si accanisce sul presentatore dicendo che “suda” è un dermatologo, non un esperto di televisione» ha ironizzato Presta, citando il nome di un noto critico che attaccava Bonolis, mentre parole più pacate le ha spese quando, incalzato dai ragazzi, ha parlato di Rai e Mediaset. 
«Impossibile dire cosa si preferisce: chi lavora nel mondo della tv alla fine, nonostante la competizione, spera sempre che l'intera industria vada bene, perchè questo giova a tutti». 
Anche a chi gli chiedeva quale fosse il suo artista preferito il manager ha risposto con ferma diplomazia.  
«Mi piacciono tutti perchè mi concedo il lusso di non lavorare con quelli che mi stanno antipatici. Quando conobbi Bonolis mi colpirono il suo vocabolario, la sua inventiva, la sua romanità, il suo cinisimo. Non ebbi difficoltà a proporlo dove potevo e di lì a poco arrivò il grande successo di “Beato tra le donne”, un cult sui cui molte persone hanno lasciato gli occhi» ha ricordato il manager, mentre ai ragazzi che gli chiedevano di portare Benigni in ateneo ha replicato. «Benigni è richiestissimo nelle università di tutto il mondo. Ho calcolato che nell'ultimo anno mi sono arrivate 150 richieste, ma lui ha bisogno di pensare un anno per poi regalare quegli spettacoli meravigliosi e dare tanto al suo pubblico. Abbiate pazienza». 

Trattandosi di un Festival dell'Innovazione non poteva mancare un pensiero dedicato ai social, sui quali molti altri artisti, e la stessa Perego, sono molto attivi. 

«La rete la conosco e, non avendo io una particolare predilezione, la frequento anche grazie a mio figlio, ma ne riconosco i pericoli» ha detto il manager, che proprio sull'innovazione ha dimostrato una grande e lungimirante saggezza citando anche il caso di Gianni Morandi, di cui l'intensa attività online è coerente con il carattere aperto e socievole anche nella vita di tutti i giorni.  «Come in ogni cosa è la dose che fa il veleno. Sui social bisogna esserci ma il web non ha intelligenza: bisogna dargliela» ha detto Presta prima di congedarsi tra gli applausi. 



 

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