Caso M5S, lo chef Lombardo denuncia lo staff di Palermo: «Cinquemila euro di arancine non pagate»

Caso M5S, lo chef Lombardo denuncia lo staff di Palermo: «Cinquemila euro di arancine non pagate»
di Diodato Pirone
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Giovedì 3 Novembre 2016, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 17:16
​Rese famose nel mondo da Camilleri adesso le arancine, o arancini, sono al centro di una polemica con il M5s. Cuore della lite quattromila pezzi di rosticceria, venduti agli attivisti pentastellati nei giorni di Italia «5 stelle». Lo chef Roberto Lombardo che ha fornito le specialità siciliane ha deciso di fare causa all'organizzazione del raduno nazionale del movimento.

Il motivo?
«Devo ancora essere pagato», dice all'edizione locale di Repubblica. Circa 5mila euro il credito ancora vantato dal titolare dell'impresa «Un po' capiri», che lamenta di avere ricevuto la metà della cifra pattuita. «Sono stato ingaggiato in base a un accordo verbale - dice Lombardo - Ho fornito personale e attrezzature, rinunciando per tre giorni alla mia normale attività. A fatica ho avuto un acconto ma dopo la manifestazione non ho visto più un euro ed è passato un mese e mezzo. Ho subito pure un danno d'immagine, visto che, nello stand con la mia insegna, le arancine sono state vendute dall'organizzazione a 3,50 euro, anziché al prezzo di 2 euro che io pratico nel mio negozio. Ecco perché ho intrapreso le vie legali».

Lo staff grillino contesta una serie di inadempienze all'imprenditore: la lentezza nella preparazione delle arancine durante la kermesse, uno smaltimento non corretto degli oli esausti.
Ma Lombardo nega ogni addebito, affermando di non essere stato messo in condizione di lavorare al meglio e smentendo di non aver rispettato le norme anti-anquinamento.
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