Cinque colpi di pistola contro la casa del giornalista Ario Gervasutti

Ario Gervasutti, 55 anni
di Gigi Bignotti
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Lunedì 16 Luglio 2018, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:17

Attentato nella notte a Padova in zona Chiesanuova contro la casa del giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti: pochi minuti prima delle 2 sono stati sparati 5 colpi di pistola in rapida successione. Il collega, svegliato di soprassalto, ha messo al sicuro la famiglia e poi  ha subito chiamato i carabinieri subito arrivati sul posto: per tutta la notte sono stati effettuati rilievi della Scientifica, è stata chiusa la strada e sono partite le indagini. I proiettili  rinvenuti in casa sono 3, nella camera che dà sulla strada. Altri 2 colpi hanno raggiunto il muro esterno. 

«Sono sconvolto - racconta Ario Gervasutti - mia moglie e i miei due figli  erano in casa, 3 colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho  ricevuto minacce, ma non escludo l'episodio sia legato alal mia attività professionale».

Le indagini sono in corso e al momento non si esclude alcuna ipotesi: possibile possa trattarsi del gesto di un folle. Ario Gervasutti, 55 anni, friulano di Palmanova, che ha iniziato giovanissimo al Gazzettino - in redazione a Padova - per poi lavorare a Milano, quindi rientrare al Gazzettino e dirigere per 7 anni il Giornale di Vicenza, prima di rientrare nel 2016 nell'ufficio centrale del nostro giornale. Attestati di solidarietà continuano ad arrivare a Gervasutti da tutti i colleghi e da forze politiche e sociali.
 

 


Tre dei cinque proiettili si sono conficcati nella camera del figlio. Nessuno è rimasto ferito. L'abitazione, una bifamiliare, si trova nell'immediata periferia della città, a Chiesanuova. Il fatto è avvenuto poco prima delle 2. Sul posto i carabinieri di Padova. Il giornalista stava dormendo assieme a sua moglie e ai suoi due figli quando è stato svegliato di soprassalto dai colpi secchi di pistola. Cinque in tutto. I proiettili hanno bucato le tapparelle della camera di uno dei figli, infranto il vetro della finestra e si sono conficcati sul muro. Nessuno, per fortuna, è rimasto ferito. Nonostante lo choc, Gervasutti ha chiamato il 112. Nella casa ora ci sono i carabinieri che stanno esaminando l'area, alla ricerca di tracce che possono chiarire come ha agito l'attentatore. Il giornalista e la famiglia sono sentiti dell'Arma per comprenderne, tra l'altro, il movente. Gervasutti avrebbe escluso di aver ricevuto minacce.
 

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