Norvegia, gli orsi polari mangiano i delfini: l'effetto choc del riscaldamento globale

Norvegia, gli orsi polari mangiano i delfini: l'effetto choc del riscaldamento globale
di Anna Guaita
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Sabato 13 Giugno 2015, 18:55 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 22:34
NEW YORK – Una notizia buona e una cattiva: gli orsi polari, il cui habitat è progressivamente ridotto dal riscaldamento della Terra, hanno trovato un nuovo modo di cibarsi. La cattiva notizia: il nuovo pasto degli orsi sono i delfini, a loro volta vittima dei cambiamenti climatici. I delfini nuotano sempre più verso nord, lungo correnti oramai temperate, e così incontrano gli orsi affamati.



E’ uno studio norvegese che conferma le nuove abitudini alimentari degli orsi, e i nuovi percorsi dei delfini. Lo studio comparso su Polar Research rivela che i delfini dal becco bianco sono arrivati fino alle isole Svalbard, un arcipelago norvegese a metà strada fra l’Europa e il Polo nord. Sono arrivati presto, prima del solito, in primavera, perché le acque sono più tiepide, ma sono stati colti di sorpresa da un calo della temperatura che le ha ricongelate, intrappolandoli. Sia i delfini che le foche sopravvivono in zone ghiacciate aprendosi dei buchi da cui emergono per respirare. E non appena hanno messo la testa fuori, i poveri delfini sono stati catturati dagli orsi, che a loro volta erano scesi verso il sud alla ricerca di cibo.



Non solo gli orsi hanno catturato, ucciso e mangiato i delfini, ma hanno fatto qualcosa che prima non facevano: hanno sepolto quel che rimaneva delle carcasse sotto un manto di neve, le hanno cioé “messe in frigo”. Questo è un comportamento nuovo, ovviamente imparato come conseguenza della scarsità di prede da cacciare nel nuovo Artico dove i ghiacci sono diminuti drasticamente.



La scarsità del cibo ha già dimezzato la popolazione degli orsi polari in Alaska e nei Territori del Nordovest in Canada, dove se ne contano oramai meno di mille esemplari. Allo stesso tempo, il riscaldamento delle acque dell’Atlantico permette ai delfini di nuotare sempre più vicino al Polo nord. Lo scontro fra questi due mammiferi sembra dunque solo destinato a peggiorare.



«Un numero crescente di specie che in genere si trovano a latitudini più meridionali sconfina verso nord» spiega il professore di biologia Andrew Derocher, specialista di orsi polari e docente presso la Canada’s University of Alberta. E nell’Artico, che ha registrato un riscaldamento due volte la media registrata nel resto della terra, la scomparsa del ghiaccio crea nuovi habitat per altre specie: «Non è il loro ambiente naturale, ma sono in cerca di cibo, e siccome non c’è ghiaccio vanno verso quelle aree – aggiunge Derocher -. Ma sono zone pericolose, perché le condizioni cambiano velocemente, e possono rimanere intrappolati, come i poveri delfini».