Omicidio Garlasco, consegnata perizia: quasi impossibile che Stasi non si sporcò le scarpe

Omicidio Garlasco, consegnata perizia: quasi impossibile che Stasi non si sporcò le scarpe
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Lunedì 22 Settembre 2014, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 00:00

stata depositata la prima delle due perizie sul processo d'appello 'bis' che vede imputato Alberto Stasi per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Il professor Francesco De Stefano, del Dipartimento Scienza della Salute, sezione Medicina legale dell'università di Genova ha depositato al presidente del prima sezione della Corte d'assise d'appello di Milano, una relazione «non corposa», in cui le indiscrezioni si erano già diffuse nei giorni scorsi.

Il capello trovato nella mano sinistra della vittima non consentirebbe di avere informazioni sul presunto assassino della 26enne, mentre il cromosoma Y trovato su due delle unghie di Chiara non risulterebbe riconducibile con certezza ad Alberto. Dal Dna della vittima sarebbe stato possibile rintracciare solo cinque marcatori compatibili con Stasi. I marcatori in totale sono 17, ma per una validità in termini processuali ne servirebbero almeno la metà più uno.

È quasi impossibile che Alberto Stasi, il 13 agosto 2007, quando entrò nella villetta di via Pascoli e scoprì il corpo senza vita della sua fidanzata Chiara Poggi, non abbia intercettato le macchie di sangue sul pavimento. Non si discosta, se non nelle percentuali ancora più basse stabilite dalla perizia di primo grado, l'esito della nuova sperimentazione virtuale sulla 'camminata' di Alberto chiesta dai giudici nel nuovo processo di secondo grado nel quale l'ex studente bocconiano risponde di omicidio.

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