Napoli, gli diagnosticano una bronchite ma il giorno dopo muore di infarto

Napoli, gli diagnosticano una bronchite ma il giorno dopo muore di infarto
di Carmen Fusco
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Sabato 8 Ottobre 2016, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 18:01
Nola. Gli diagnosticano una bronchite, muore con un infarto. Marcelliano Morisco, 40 anni di Nola potrebbe essere vittima dell'ennesimo caso di malasanità. Il giovane padre di famiglia per il momento, infatti, non riposa in pace. Il suo corpo senza vita giace nell'obitorio del Policlinico di Napoli in attesa dell'autopsia disposta dalla Procura di Nola dopo la denuncia dei familiari che hanno chiesto di fare luce sulle cause che hanno portato Marcelliano alla morte nel giro di poche ore. Sotto la lente i fotogrammi di una sequenza cominciata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola e finita con l'ultimo respiro dell'uomo dentro un'ambulanza in corsa verso l'eliporto del Cis di Nola.

L'odissea di Marcelliano Morisco è cominciata il 5 ottobre. Mercoledì mattina l'uomo accusa un forte dolore al petto e decide di raggiungere il pronto soccorso dell'ospedale cittadino. E' sofferente, quella fitta gli toglie il respiro e ai medici in servizio al presidio di emergenza racconta i sintomi che lo preoccupano. Sono le 10,54. Le condizioni di Marcelliano Morisco non sembrano preoccupare i camici bianchi che dimettono l'uomo con la diagnosi di sospetta bronchite. Passano le ore ma il dolore no. Alle 17 l'uomo sempre più sofferente torna al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Pietà. «Aiutatemi - dice - non ce la faccio più».

La via crucis continua ma questa volta i medici in servizio al presidio di emergenza chiedono una consulenza cardiologica ai colleghi che, dopo una serie di accertamenti, si pronunciano: è infarto. Marcelliano viene ricoverato e trascorre la notte in corsia. Il giorno dopo, di primo mattino, viene sottoposto a una coronarografia. L'esame diagnostico rivela un problema: il paziente è affetto da una grave anomalia all'arteria coronarica discendente. Per i medici dovrà essere sottoposto a un intervento di by pass. Per effettuare l'operazione viene disposto il trasferimento di Morisco all'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno.

Intanto arriva qualche complicazione clinica che convince i medici a ridurre i tempi del tragitto verso il nosocomio salernitano. I camici bianchi decidono di allertare l'eliambulanza la cui base si trova al Cis di Nola. Alle 13.35 comincia la corsa dell'ambulanza che con un rianimatore e due infermieri a bordo comincia la corsa verso il distretto commerciale. Cinque minuti dopo il tragico epilogo: Marcello spira nel mezzo di soccorso che lo sta accompagnando all'elicottero. Il cuore si ferma per sempre. Non c'è più nulla da fare. La famiglia è distrutta ma l'incredulità e la rabbia prende il posto del dolore e scattano le denunce. «Lo avete ammazzato», gridano i familiari che si recano dai carabinieri di Nola e tra le lacrime raccontano l'accaduto. Viene avvertito il pm di turno della Procura di Nola che dispone il sequestro della salma e della cartella clinica. Al nosocomio arrivano i militari e la situazione si fa incandescente. Il resto sarà storia delle prossime ore. L'autopsia chiarirà le cause della morte di Marcelliano e chiarirà i dubbi sulla tempestività dell'intervento dei medici e sulla diagnosi sbagliata effettuata il giorno prima della sua morte.

A Nola intanto le bocche sono cucite. La relazione sull'accaduto arriva sulla scrivania dei vertici dell'azienda sanitaria locale che intanto fanno sapere di avere già avviato un'indagine interna e di essere a disposizione dei magistrati nella ricerca della verità.