Napoli, allarme dei geologi: «Vesuvio pronto a nuova eruzione»

di Federica Macagnone
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Sabato 22 Agosto 2015, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 12:28
Settantuno anni dopo il Vesuvio potrebbe tornare a eruttare. A lanciare l'allarme sono due vulcanologi italiani, Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo che, in uno studio pubblicato su “Nature”, tornano a parlare della pericolosità del vulcano che domina il Golfo di Napoli. Secondo i due studiosi, una sacca magmatica ospitata in una caldera a una profondità di 10 chilometri tra il Vesuvio e i Campi Flegrei potrebbe risalire in superficie dando luogo a una eruzione.



A confermare le preoccupazioni c’è il fatto che tra tra il 2000 e il 2012, dicono gli esperti citati da Sky Tg24, il suolo si sarebbe sollevato di almeno 20-30 centimetri nell'area interessata. Il tutto accompagnato da una sequenza di micro terremoti, nuovi fumaroli e molteplici casi di bradisismo flegreo, un fenomeno vulcanico che consiste in un periodico abbassamento e innalzamento del livello del suolo.



Nell'area altamente a rischio dove vivono oltre tre milioni di persone gli studiosi tornano a ribadire, come già avevano fatto in passato, la necessità urgente di un nuovo piano d'emergenza che sarebbe indispensabile nell'eventualità di un'eruzione, che potrebbe avvenire nel giro di qualche decennio.