Napoli, 4 ragazze salgono sul trono dei Borbone appena restaurato: la foto scatena la polemica

Napoli, 4 ragazze salgono sul trono dei Borbone appena restaurato: la foto scatena la polemica
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Martedì 15 Maggio 2018, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 16:15
«Una cosa è aprire i monumenti e i musei per raccogliere fondi utili a preservarli e a garantire costi bassi per i biglietti, ben altro, invece, è mettere a rischio quelle strutture e quel che contengono». Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e  il conduttore radiofonico Gianni Simioli, denunciano che «nel corso dell’evento Wine and the city 2018, tenutosi nell’ambulacro di Palazzo Reale in piazza del Plebiscito, a Napoli, alcune partecipanti alla cena hanno pensato bene, per farsi delle foto da pubblicare sui social, di percorrere la sala del trono, passando sui tappeti antichi con i tacchi, per andarsi poi a sedere in quattro sul trono stesso, oltrepassando tutte le barriere di protezione e mettendo a rischio tappeti e trono».



«Quel trono, quello su cui sedettero re Ferdinando II e Francesco II, gli ultimi sovrani borbonici del Regno delle due Sicilie, realizzato negli anni Quaranta dell’Ottocento e circondato da un baldacchino settecentesco di velluto rosso, è stato oggetto di un restauro durato due anni e solo nell’aprile del 2017 è tornato nella Sala del trono” hanno continuato Borrelli e Simioli sottolineando che “andarsi a sedere su quel trono, tra l’altro, è un comportamento non solo vietato ma anche di pessimo gusto che dimostra ancora una volta come certa gente non abbia alcun rispetto per Napoli e per il suo patrimonio monumentale».

«Chiediamo a chi avrebbe dovuto garantire il controllo della sala del trono di capire come sia stato possibile che quelle donne abbiano attraversato le zone protette” hanno aggiunto Borrelli e Simioli ribadendo che “aprire gli spazi museali, compresi i palazzi reali, a eventi privati per aumentare le entrate va benissimo, ma bisogna garantire sempre e comunque la sicurezza dei beni storici e artistici soprattutto da certe persone che non hanno alcun rispetto per la città Foto che sono state postate sulla pagina Fb dell'evento. Scatenando l'ira dei social, con commenti a dir poco molto polemici.

Non è tardata ad arrivare, sulla vicenda, una replica di Donatella Bernabò Silorata, organizzatrice di Wine & the City: «Apprendo con profondo rammarico dalla tempestiva denuncia di Francesco Emilio Borrelli sulla sua pagina Facebook e da quella di Gianni Simioli quanto accaduto la sera del 10maggio a Palazzo Reale nel corso della serata inaugurale di Wine&Thecity 2018. Quattro donne partecipanti alla serata, di cui ignoriamo i nomi – e vogliamo continuare ad ignorare -, hanno superato i cordoli di sicurezza nelle Sale dell’Appartamento Storico, evadendo l’attenzione dei custodi, fino a sedersi sul Trono reale con tanto di foto mettendo a rischio l’inestimabile patrimonio artistico di Palazzo Reale. Questo comportamento non è soltanto deprecabile ma è un reato penale severamente punito dalla Legge italiana e da condannare senza alcun dubbio. 

Come organizzatrice di Wine&The city voglio precisare anche che: 
- Palazzo Reale è stato concesso all’Associazione Culturale Wine&Thecity vista la lunga esperienza che abbiamo nel gestire eventi in luoghi di interesse storico artistico. Abbiamo già altre volte lavorato in sinergia con la Soprintendenza così come in tanti Musei pubblici e privati della città in oltre dieci anni di esperienza. 
- Per l’utilizzo dell’Ambulacro e per l’apertura straordinaria del Museo dell’Appartamento Storico abbiamo pagato 8.934 euro incluso lo straordinario per i custodi addetti alla vigilanza e rispettato tutti i dettami richiesti. 
- Alla serata hanno partecipato 282 persone tra cui il Sindaco di Napoli. I partecipanti non erano ospiti su invito, ma persone paganti un biglietto di ingresso il cui incasso è stato in parte devoluto ad un progetto sociale: il Ronin Club di Karen Torre. 

- La serata è stata scandita da un preciso programma culturale con una video installazione d’arte site specific, la lettura di brani di letteratura sull’ebbrezza a cura di due rinomate attrici, un “tappeto musicale” rispettoso dei luoghi e concordato con la soprintendenza, una parte gastronomica a cura di uno chef stellato e di un catering professionista. 

Non posso dunque che condannare senza alcuna attenuante il pernicioso comportamento delle signore che getta discredito sull’organizzazione di Wine&Thecity da sempre attenta a valorizzare il nostro patrimonio. Non compete a noi e non ci interessa individuare l’identità delle quattro donne ed eventuali loro titoli di reato. I novemila euro che Wine&Thecity ha versato alla Sovrintendenza e ai dipendenti di Palazzo Reale per la vigilanza durante le giornate della manifestazione ci consente solo di prendere atto dell'insulsaggine delle signore protagoniste delle stupide e irresponsabili foto che creano solo un danno alla città di Napoli. Alla Sovrintendente e alla Direzione di Palazzo Reale dunque la scelta, la decisione di denunciare o meno il patetico gesto. A noi di Winte &Thecity resta la fiducia della Napoli colta e signorile e la vicinanza e l'amicizia di tanti operatori della cultura e del turismo».
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