Secondo gli elementi raccolti durante le indagini, coordinate dalla procura di Napoli nord, in più occasioni i tre avrebbero attestato falsamente la loro presenza sul posto di lavoro mentre erano altrove a occuparsi di faccende personali.
Secondo l'accusa, uno dei tre indagati provvedeva a marcare le presenze anche per gli altri due, utilizzando impropriamente i badge in dotazione. Le indagini sono state svolte tra settembre e dicembre, anche attraverso una telecamera installata nel comando dei vigili urbani di Arzano.
La polizia municipale del comune a nord di Napoli è già finita nella bufera nei mesi scorsi per un'altra indagine. A luglio una agente fu posta agli arresti domiciliari - e due suoi colleghi sospesi dal servizio per sei mesi - con l'accusa di istigazione alla corruzione, in relazione a una vicenda di abusi edilizi in un appartamento. A novembre quattro altri appartenenti al corpo sono stati accusati di depistaggio: avrebbero fornito dichiarazioni non veritiere agli inquirenti per alleggerire la posizione della collega finita ai domiciliari.
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