Napoli, migliora il ragazzo seviziato: «Potrà avere una vita normale». La madre: «Chi ha sbagliato paghi»

Napoli, migliora il ragazzo seviziato: «Potrà avere una vita normale». La madre: «Chi ha sbagliato paghi»
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Sabato 11 Ottobre 2014, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 13:55

Sta migliorando, ma resta in prognosi riservata, A.V., il 14enne ricoverato all'ospedale San Paolo di Napoli dopo le sevizie ricevute nei giorni scorsi da tre giovani e le gravi lesioni intestinali riportate.

Il ragazzino, dopo essere stato operato, è vigile, ha sempre accanto un proprio caro e riceve sostegno psicologico. «Alla valutazione effettuata questa mattina - si legge nel bollettino - le condizioni cliniche del paziente appaiono in progressivo leggero miglioramento. È sempre vigile, cosciente, lucido, in respiro spontaneo. Ha costantemente un familiare al suo fianco e sta ricevendo il previsto supporto psicologico. Le cure continuano come programmato. In considerazione dell'estensione e della gravità delle lesioni iniziali, la prognosi è ancora riservata».

L'intervento durato 5 ore. Ha un decorso «post operatorio nella norma».

Biagio Trojaniello, direttore del reparto di chirurgia dell'ospedale San Paolo di Napoli, dove è ricoverato il ragazzino seviziato con un compressore, è il medico che ha operato il quattordicenne.

«Non possiamo sciogliere la prognosi - spiega - per l'estensione delle lesioni». «L'intervento è stato complesso -, racconta - è durato 5 ore. Abbiamo fatto un bilancio delle lesioni che ha riportato e occorreva identificare quali erano recuperabili e quali no, consentire al ragazzo per tornare a vita normale». «Non avevamo - spiega - una situazione di diagnostica certa sulla sede delle lesioni che erano multiple. Ci sono tutte le condizioni, da qui a un anno - conclude - per continuare a seguirlo qui».

«Una vita normale». «Potrà avere una vita normale». A parlare è Raffaele dell'Aversano, direttore sanitario dell' Ospedale San Paolo di Napoli, dove è ricoverato il 14enne. «Lasciate stabilire ai clinici come vivrà - dice - Vedo tutto in termini molto positivi ed è verosimile che, da qui a un anno, ci siano le condizioni per una normalizzazione transito intestinale. L'ho visto tranquillo e sereno. Ha l'aspetto di un bambino che sta prendendo coscienza di quello che ha vissuto. Ha anche supporto psicologico, perchè il nostro ospedale è sede dello sportello anti violenza da 5 anni».

Il desiderio di vedere Argentina-Brasile. Lo zio del ragazzino, Luigi, fa sapere che il nipote, ricoverato nell'ospedale San Paolo di Napoli, «ha espresso il desiderio di vedere l'amichevole Argentina-Brasile».

Così i parenti del quattordicenne si sono organizzati per portare in ospedale uno schermo. «Sta meglio - racconta lo zio - comincia piano piano a riprendersi e dice anche qualche parola in più».

La rabbia della madre. «Chi ha sbagliato deve pagare». Stefania, la mamma del ragazzino seviziato con un tubo ad aria compressa, commenta così la convalida del fermo per l'aggressione di suo figlio. Ammettere le sue responsabilità «era il minimo».

«Resta un vigliacco - afferma - perchè quando mi ha vista arrivare in ospedale se n'è andato, è fuggito». La mamma del quattordicenne si è detta «felice» perchè piano piano suo figlio sta migliorando. Il papà del ragazzino ha aggiunto che dichiarandosi responsabile dell'accaduto, l'aggressore «ha fatto la metà del suo dovere».

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