Toscana, due morti in 2 diversi incidenti sul lavoro: vittime sono un portuale e un operaio

Toscana, due morti in 2 diversi incidenti sul lavoro: vittime sono un portuale e un operaio
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Martedì 21 Agosto 2018, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 14:03
Ancora morti sul lavoro in Toscana dove oggi, in due diversi incidenti, entrambi accaduti intorno alle 15.30, hanno perso la vita un portuale, al porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) e un operaio folgorato mentre lavorava a un impianto elettrico a Monte San Savino (Arezzo), in località le Vertighe, accanto al santuario. Alessandro Lorenzani, 39 anni, di Carrara, schiacciato dal carrello elevatore guidato da un collega, è morto sul colpo.

Il secondo, di 33 anni, originario di Pescocostanzo, in provincia dell'Aquila, che stava cambiando un palo della luce insieme a due colleghi, è stato rianimato sul posto e trasportato in gravissime condizioni all'ospedale Le Scotte di Siena. Qui il suo cuore ha cessato di battere, qualche ora dopo, nonostante gli sforzi dei sanitari. Ancora difficile capire le cause dei due incidenti: se si sia trattato di fatalità o di errore umano lo stabiliranno gli inquirenti.

Al porto di Marina di Carrara, la polizia di frontiera, che sta indagando insieme alla Capitaneria di porto, ha già sequestrato su ordine del magistrato di turno il filmato della videosorveglianza dello scalo marittimo. Secondo una prima ricostruzione, in un porto considerato tra i più sicuri al mondo (l'ultimo morto sui moli risaliva a 21 anni fa), il portuale era impegnato insieme ad altri colleghi nelle operazioni di carico di una nave arrivata dal Brasile e ormeggiata al molo di Levante.

Il fork life, il carrello elevatore da 50 tonnellate adibito al sollevamento di container e carichi pesanti (le ruote hanno un diametro di quasi un metro e mezzo), sembra stesse procedendo a bassa velocità: il conducente, che ha sentito solo un sobbalzo, quando è sceso e ha visto il collega ormai senza vita, ha avuto un malore ed è stato trasportato all'ospedale in stato di choc. Non si era accorto che sul piazzale della banchina, tra alcuni blocchi di marmo già scaricati, si aggirava a piedi il 39enne che è stato travolto dal mezzo con le ruote anteriori.

Lorenzani era assunto regolarmente al Porto di Carrara dove aveva lavorato anche il padre. Sul luogo della disgrazia è arrivato anche il personale del servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Asl. I sindacati hanno indetto uno sciopero per domani. Saranno invece i carabinieri di Monte San Savino a chiarire le cause dell'incidente in cui ha perso la vita il 33enne abruzzese che, con molta probabilità, è stato 'sfioratò dai cavi dell'alta tensione del vecchio palo che con i colleghi doveva sostituire in un campo. I sanitari intervenuti subito sul posto erano riusciti a far ripartire il suo cuore andato in arresto cardiaco.

Ma tutti gli sforzi sono risultati vani.
L'uomo trasportato all'ospedale di Siena è deceduto senza riprendere conoscenza: i danni fatti al suo fisico dalla violenta scarica elettrica erano troppo gravi. L'assessore regionale al sociale, Stefania Saccardi ha sottolineato come «ogni volta, con più sdegno e più dolore, torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinché simili episodi non si verifichino più».
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