Morti per amianto alla Olivetti, chiusura indagini per Passera, De Benedetti e altri trentasette

Morti per amianto alla Olivetti, chiusura indagini per Passera, De Benedetti e altri trentasette
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Giovedì 25 Settembre 2014, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 11:45
Avviso di chiusura indagini per i 39 indagati dell'inchiesta sulle morti per amianto alla Olivetti. La procura di Ivrea sta notificando i provvedimenti. Fra gli indagati ci sono Carlo, Franco e Rodolfo De Benedetti e Corrado Passera. Si procede per omicidio colposo. Fra i destinatari del provvedimento, firmato dai pubblici ministeri Gabriella Viglione e Lorenzo Boscagli, compaiono anche i nomi di Roberto Colaninno e Camillo Olivetti. I magistrati eporediesi procedono per lesioni e omicidio colposo in relazione alle malattie, di sospetta origine professionale, che colpirono una quindicina di lavoratori.



L'avviso di chiusura indagini esplicita che «al momento» la procura «non intende richiedere l'archiviazione». Carlo De Benedetti è interessato dall'indagine nella sua qualità di amministratore delegato e presidente dell'Olivetti dal 1978 al 1996; il fratello Franco come amministratore delegato dal 1978 al 1989, di vicepresidente dal 1989 al 1992 e di consigliere di amministrazione fino al 1993; il figlio Rodolfo come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1997; l'ex ministro Corrado Passera come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e amministratore delegato dal 1992 al 1996. Colaninno è stato amministratore delegato a partire dal 1996. Camillo Olivetti è indagato nella veste di amministratore delegato fra il 1963 e il 1964 e di consigliere di amministrazione fino al 1981.



Ci sono stati troppi ritardi nella prevenzione delle malattie professionali da parte dei responsabili dell'Olivetti e delle società collegate: questa, in base a quanto si legge nelle carte dell'indagine, è l'ipotesi dei pubblici ministeri della procura di Ivrea che stanno procedendo contro 39 persone per omicidio colposo e lesioni.
I magistrati hanno sottolineato, in vari passaggi, che l'azienda istituì nel 1974 una Commissione permanente Ecologia e ambiente, ma che la portata del rischio legato alla presenza dell'amianto sia nei locali che nel talco adoperato per la produzione fu rilevata solo in anni successivi. Vengono contestate, poi, la mancata informazione ai lavoratori, l'assenza di mezzi di protezione personali, l'insufficienza degli interventi di manutenzione degli edifici.




«Carlo De Benedetti ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento». È quanto si legge in una nota del portavoce di Carlo De Benedetti, dopo l'avviso di chiusura indagini per la vicenda delle morti per amianto alla Olivetti.
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