Morso da un animale misterioso, impazzisce e vaga per giorni nei boschi. Poi cade in un dirupo e muore

Morso da un animale misterioso, impazzisce e vaga per giorni nei boschi. Poi cade in un dirupo e muore
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Domenica 21 Giugno 2015, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 08:11
Morso da un animale, forse un rettile, un giovane pescatore ha perso lucididità vagando a lungo nei boschi del Perdenonese fino a morire cadendo in un dirupo a pochi passi dalla salvezza.

Il terribile caso del 29enne tecnico informatico di Maniago fa parte dei due incidenti mortali in montagna registrati in Friuli nel primo giorno d'estate. Due vittime di altrettanti incidenti che non riguardano escursionisti classici, ma amanti della natura, usciti di casa soltanto per cercare funghi e per andare a pesca. Il primo incidente si è verificato a Ovaro (Udine).A perdere la vita, per una scivolata in un burrone, è stata Margherita Erman, di 71 anni, del posto. La donna era solita perlustrare il bosco nei dintorni della propria abitazione in cerca di funghi. Non vedendola rientrare, i familiari hanno fatto scattare le ricerche già nella tarda serata di ieri. Dopo una notte di infruttuose ricerche, i tecnici del Soccorso Alpino e i militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri hanno trovato la salma questa mattina in un dirupo profondo una trentina di metri. Per l'elicottero della Protezione civile regionale nemmeno il tempo di completare il recupero, che è arrivata una richiesta da Tramonti di Sopra (Pordenone) dove un'unità cinofila - dopo cinque giorni di ricerche, cui hanno partecipato centinaia di uomini e tre elicotteri - aveva individuato il corpo senza vita di un giovane. Si trattava di Elia Pellegrinuzzi, tecnico informatico, di 29 anni, di Maniago (Pordenone), scomparso mercoledì durante un'uscita di pesca in un torrente montano assieme al padre. Sono ancora da chiarire le cause del decesso, ma gli investigatori non escludono che il giovane possa essere stato morso da un animale, un fatto che avrebbe provocato un forte malore al giovane. Questi, smarrito il sentiero, avrebbe vagato a lungo nel bosco fin quasi a riguadagnare la strada dopo una risalita impervia e al limite delle possibilità: i soccorritori per raggiungere il posto hanno dovuto attrezzare con delle corde una parete di roccia. Proprio a pochi metri dalla salvezza, però, il giovane sarebbe scivolato. È stato trovato senza vita, a testa in giù, in mezzo ai rovi, privo di calzature.



Escluse da subito responsabilità di terzi, i Carabinieri propendono per un evento accidentale e improvviso: una lesione interna provocata dall'impatto al suolo - esternamente non sono visibili fratture o perdite di sangue - il morso del rettile o un malore causato dallo sforzo estenuante per risalire dall'orrido che corre a strapiombo tra la strada e il torrente in cui era sceso a pescare
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