Magnate tedesco sale sulla funivia sul Cervino e scompare, ricerche in corso

Magnate tedesco sale sulla funivia sul Cervino e scompare, ricerche in corso
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Martedì 10 Aprile 2018, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 18:10
Un magnate tedesco, erede di una ricca famiglia di imprenditori, è disperso da sabato nella zona del Cervino, al confine tra Svizzera e Italia. Karl-Erivan Haub, di 58 anni, magnate tedesco con la passione per le gare di scialpinismo e Ceo del gruppo Tengelmann, aveva un appuntamento sabato alle 16 a Zermatt (Svizzera) ma non si è mai presentato. La famiglia ha dato la propria disponibilità a finanziare, anche con una somma ingente, le ricerche rallentate dal maltempo che imperversa nella zona. L'ultimo segnale del suo cellulare risale a sabato sera.

Karl-Erivan Haub alloggiava in un albergo a Zermatt e sabato mattina, poco dopo le 8.30, è salito da solo sulla funivia del Piccolo Cervino. Dalla stazione di arrivo sono diversi gli itinerari che si possono affrontare: l'area delle ricerche è molto estesa. Questa è anche l'ultima testimonianza del suo passaggio sugli impianti. Ha con sé attrezzatura da scialpinismo ed è vestito con indumenti da competizione: secondo quanto appreso dai soccorritori, si stava preparando per la Patrouille des glaciers, gara che si svolge in Svizzera dal 17 al 21 aprile. L'allerta sul versante italiano è giunta domenica pomeriggio. Il maltempo ostacola i sorvoli in elicottero e il pericolo valanghe complica le ricerche via terra del Soccorso alpino della guardia di finanza e del Soccorso alpino valdostano. Il gruppo Tengelmann, di cui è Ceo, uno dei maggiori distributori di generi alimentari della Germania e ha oltre 80 mila dipendenti in diversi Paesi. La sua famiglia è nella classifica Forbes delle più ricche al mondo.

La famiglia di Karl-Erivan Haub«ha messo a disposizione fondi illimitati per le ricerche, ma in queste condizioni meteorologiche servono a poco».
Lo spiega Adriano Favre, direttore del soccorso alpino valdostano, che coordina le operazione sul versante italiano. «Abbiamo cercato anche oggi sia noi che gli svizzeri - aggiunge Favre - ma date le condizioni non possiamo allontanarci troppo dai tracciati delle piste perché è troppo rischioso». Nel caso in cui ci sia un miglioramento della meteo (non prevista per le prossime ore) «potrebbero essere utilizzati diverse tecnologie di ricerca, dal sistema Recco all'apparecchio Artva anche se la possibilità che quest'ultimo rimanga accesso diventa sempre più remota», conclude Favre.
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