Erano stati tutti arrestati lo scorso novembre e ora si trovano ai domiciliari.
Il dibattimento si aprirà il prossimo 9 maggio davanti alla decima sezione penale del Tribunale. Le accuse contestate a vario titolo dal pm Paolo Filippini, titolare dell'inchiesta, sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falso ideologico e accesso abusivo a sistema informatico. I permessi «facili» sarebbero stati rilasciati in cambio di cifre che variavano tra «i 200 e i 5000 euro» e altre utilità.
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