Milano, gelataia si rifiuta di servire Salvini: «E' un razzista». E lascia il lavoro

Milano, gelataia si rifiuta di servire Salvini: «E' un razzista». E lascia il lavoro
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Giovedì 22 Marzo 2018, 19:44 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:58
Non si può parlare di gelato negato, perché Matteo Salvini ha avuto il suo senza problemi. Ma che una giovane addetta alla vendita si sia rifiutata di servirglielo di persona, martedì, chiedendo a una collega di farlo al posto suo, è diventato un fatto a suo modo politico. Milano, piazzale Siena, gelateria 'Baci Sottozerò. «Io non servo i razzisti», avrebbe detto la ragazza per giustificare alla titolare il suo atteggiamento, dopo che il leader della Lega se ne era già andato. Da lì, è nata una discussione che ha portato alla fine del rapporto di lavoro (in prova, attraverso un'agenzia). L'episodio sarebbe rimasto tale, se non si fosse scatenata la solita corrida virtuale. Un'utente di Facebook, Cristina Villani, che si è presentata come la madre della ragazza, ha scritto sulla bacheca della gelateria accusando Salvini di aver «telefonato» ai gestori per far perdere il lavoro alla figlia.

Una ricostruzione smentita dai titolari: «Si è rifiutata di servire un cliente ( Salvini in questo caso) - hanno scritto sulla loro pagina - per ideologie politiche, dunque è stata ripresa dalla direzione come giusto che sia. Il suo comportamento ci è stato riferito dai colleghi in turno con lei. Durante la discussione si è tolta la divisa e se n'è andata abbandonando il posto di lavoro a metà turno esclamando cose che poco hanno a che vedere con il nostro lavoro. Nessuna chiamata di Salvini, ma scherziamo». E di fatto «nessun licenziamento».


Tanto improvviso è stato il clamore, che lo stesso segretario della Lega, impegnato a Roma fra Palazzo Grazioli e Montecitorio a cercare una maggioranza parlamentare, si è sentito in dovere di dire la sua sotto una ridda di commenti (al solito, chi a difendere la ragazza, chi a dileggiarla). «Cosa non si inventano alcune persone pur di fare polemica - ha scritto Salvini -.
Vado in questa gelateria da anni perché il gelato è ottimo, e continuerò ad andarci. Per chi votano proprietari o lavoratori non mi interessa, a me interessa che il gelato sia buono. Figurarsi poi se telefono a qualcuno per lamentarmi, mai fatto!».
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