Milano, caso Abu Omar: l'ex 007 De Sousa sconterà 3 anni ai servizi sociali

Milano, caso Abu Omar: l'ex 007 De Sousa sconterà 3 anni ai servizi sociali
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Lunedì 6 Novembre 2017, 23:45 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 15:08
Volontariato in una onlus che si occupa di minorenni in provincia di Roma. Così, con l'affidamento ai servizi sociali, Sabrina De Sousa, l'ex agente Cia arrestata nel 2015 in Portogallo in seguito ad un mandato d'arresto europeo dopo la condanna definitiva per il rapimento dell'imam Abu Omar, avvenuto a Milano nel 2003, sconterà i tre anni di pena residua. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza del capoluogo lombardo che oggi ha accolto la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali presentata dal legale della donna, l'avvocato Dario Bolognesi. Il sostituto procuratore generale, Antonio Lamanna, aveva dato parere favorevole.

De Sousa ha sempre respinto le accuse a suo carico. Era stata condannata insieme ad altri ventidue agenti segreti americani a 7 anni di carcere, 3 dei quali coperti da indulto. Lo scorso febbraio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha concesso la grazia parziale di un anno. Con la pena residua di tre anni, De Sousa, che si è trasferita a Roma col marito, ha potuto chiedere e ottenere l'affidamento. Degli altri 007 condannati, nessuno ha mai scontato la pena in Italia.

Abu Omar, che all'epoca era indagato a Milano per terrorismo, era stato rapito il 17 febbraio 2003 da dieci agenti della Cia mentre stava andando in moschea.
Era stato poi trasferito in Egitto, dove era stato arrestato e interrogato tra torture e sevizie.
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