L'imbarcazione è stata individuata a 80 miglia dalle coste calabresi nella tarda mattinata di ieri da un velivolo islandese e di un pattugliatore inglese del dispositivo Frontex che, coordinati dal Gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Taranto, l'hanno monitorata insieme ad un altro pattugliatore della Finanza, seguendola per ore. Una volta entrata nelle acque territoriali sono intervenute le altre unità navali delle Fiamme gialle e della Guardia costiera per soccorrere i migranti e individuare gli scafisti.
La barca, secondo le testimonianze raccolte, sarebbe partita dalla Turchia circa sette giorni fa ed i migranti avrebbero pagato per il viaggio circa 800 euro, gli adulti, e 400 euro i bambini. A bordo c'era un gommone di circa tre metri, sproporzionato come tender di bordo, che verosimilmente sarebbe servito agli scafisti per darsi alla fuga una volta giunti in prossimità delle coste italiane.
La donna in stato di gravidanza è stata comunque subito trasportata in porto con una vedetta veloce delle fiamme gialle. Il convoglio è giunto alle prime luci dell'alba a Crotone ove i migranti hanno ricevuto la prima accoglienza, predisposta dalla locale Prefettura, con la partecipazione e collaborazione di tutte le forze di polizia, della Croce rossa e delle associazioni di volontariato.
I cittadini extracomunitari sono stati trasferiti al Cara di Sant'Anna per le procedure di identificazione. Il veliero è stato sequestrato. Sono in corso le indagini, condotte dalla Finanza con la collaborazione della squadra mobile, finalizzate all'arresto dei due ucraini sospettati di aver guidato il veliero sino alle acque nazionali italiane.
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