Migranti, nel 2017 quasi 11mila richiedenti asilo ricollocati in altri paesi dell’Unione

Migranti, nel 2017 quasi 11mila richiedenti asilo ricollocati in altri paesi dell’Unione
di Valentina Errante
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Domenica 5 Novembre 2017, 00:05
La “ricetta” del Viminale sembra funzionare, sia sul fronte degli arrivi, con gli sbarchi che diminuiscono, sia su quello dell’accoglienza, con un numero in crescita di primi cittadini che decidono di aprire le porte ai migranti, aderendo al progetto Sprar o firmando protocolli d’intesa con il ministero dell’Interno.
Ma anche sul fronte europeo arrivano risposte più concrete, con una crescita dei numeri della relocation che, in questi due anni, non si può dire che abbia funzionato. 

Il dato complessivo dunque è positivo. Nonostante gli arrivi degli ultimi giorni, il bilancio degli sbarchi è nettamente inferiore rispetto allo scorso anno. Gli arrivi, nei primi dieci mesi del 2017, sono diminuiti del 30,13 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

IL MESE DECISIVO<QA0>
Ma la percentuale più alta riguarda il mese di ottobre, che ha fatto registrare un -78 per cento, che raggiunge -93 per cento se si guarda agli arrivi dalla sola Libia. Sono 111.397 i migranti giunti nei primi dal 1 gennaio al 31 ottobre del 2017 sulle nostre coste, a fronte dei 159.427 registrati nello stesso periodo 2016.
Al 31 dicembre 2016 le persone coinvolte nel programma di relocation, che secondo la Commissione europea prevedeva il trasferimento in due anni 24mila (poi diventati 15mila) migranti dall’Italia, aveva coinvolto 7.498 richiedenti asilo, di cui solo 2.451 effettivamente trasferiti. Al 31 ottobre di quest’anno la cifra ha raggiunto 13.622 procedure registrate. Sono 9.960 i migranti già ricollocati in un elenco di paesi che vede in testa la Germania, seguita da Svezia, Svizzera, Norvegia e Paesi Bassi. Per altri 598 è in corso il trasferimento mentre per 1.716 sono state avviate le pratiche sono completate e il Viminale attende risposte dai paesi terzi.

I DATI<QA0>
E i dati sono positivi anche sul fronte dell’accoglienza. Al 31 ottobre è cresciuto il numero dei comuni che hanno aperto le porte: delle 7.977 amministrazioni, oltre 3.200 sono i comuni che accolgono. Al 31 dicembre 2016 erano 2.800. Gli ultimi ad avere aderito, alla fine di ottobre, sono stati i comuni calabresi con un protocollo iglato dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, coordinatrice delle Prefetture regionali, dal presidente regionale dell’Associazione dei Comuni italiani Gianluca Callipo e dal presidente della Regione Mario Oliverio.
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