Migranti, 15 uomini e bambino morti asfissiati e ustionati nel vano motore: fermati due presunti scafisti a Vibo Valentia

Migranti, 15 uomini e bambino morti asfissiati e ustionati nel vano motore: fermati due presunti scafisti a Vibo Valentia
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Domenica 24 Luglio 2016, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 20:21
La Polizia di Stato di Vibo Valentia, con la collaborazione di militari del gruppo Aereonavale della Guardia di Finanza, ha fermato due presunti scafisti, probabilmente di nazionalità nigeriana e somala, che avrebbero portato dalle coste della Libia sino a limite delle acque territoriali italiane un grosso barcone con circa 400 migranti a bordo. Nel vano motore sottostante giacevano i corpi di 15 uomini e di un ragazzino, deceduti per asfissia e per le gravi ustioni procurati dalla fuoriuscita di carburante.

È questo uno dei tre distinti eventi di soccorso portati a termine dall'unità della Marina militare irlandese James Joyce, che questa mattina ha condotto al porto di Vibo Valentia 622 migranti, un centinaio di essi minori non accompagnati. I due soggetti fermati e posti a disposizione della Procura della Repubblica non risultano avere precedenti penali in Italia. Dovranno rispondere di concorso in omicidio plurimo, oltre che di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

Sono inoltre sbarcati stamani al molo del porto di Messina 375 migranti che si trovavano a bordo della Nave Fiorillo, Tra loro c'erano 266 uomini, 103 donne, e sei bambini tra i quali un neonato. Sono stati trasportati con i bus nei centri di accoglienza a Messina e nel resto del Paese.

E' attraccata poi al molo Rinascita del porto di Cagliari la nave mercantile norvegese Siem Pilot con a bordo 931 migranti soccorsi giovedì e venerdì al largo delle coste della Libia durante le 26 operazioni coordinate dalla capitaneria di porto nel corso delle quali sono state salvate 2150 persone, 24 luglio 2016. Ci sarebbero anche alcuni feriti da colpi d'arma da fuoco, da kalashnikov, secondo quanto si apprende dalle prime testimonianze, tra questi migranti che hanno fra loro anche neonati, minori non accompagnati e madri con bambini.

IL MINISTRO ALFANO
«La linea nostra deve essere: noi siamo un grande Paese e noi accogliamo chi scappa da guerre e persecuzioni ma non possiamo accogliere tutti».
Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano nella giornata conclusiva dei lavori della sesta edizione della Summer School della Fondazione Costruiamo il futuro. «Coloro i quali scappano da guerre e persecuzioni - ha proseguito - noi li accogliamo e lavoriamo per una redistribuzione europea. Quelli che scappano non da guerre e persecuzioni, ma perché vogliono venire in Europa e sono irregolari nel territorio europeo, noi dobbiamo lavorare per rimpatriarli perché siamo un popolo ed un Continente accogliente ma non possiamo accogliere tutti».
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