Migranti, nell'accordo di Parigi stretta sulle Ong, soldi alla Libia e controlli delle coste

Migranti, nell'accordo di Parigi stretta sulle Ong, soldi alla Libia e controlli delle coste
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Lunedì 3 Luglio 2017, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 12:59

Un codice di condotta per le Ong, sostegno anche economico alla Guardia costiera libica per monitoraggio coste, aiuti all'Oim e all'Unhcr affinché i centri in Libia rispondano agli standard internazionali per condizioni di vita e di diritti umani. Rafforzare la strategia europea sui rimpatri, incrementare i tassi di riammissione, attuare pienamente lo schema della relocation concordato a livello UE per rafforzare la riallocazione delle persone che necessitano di protezione. Questo l'accordo raggiunto al vertice di Parigi sui migranti. 

«L'Italia intera è mobilitata per far fronte ai flussi migratori nella rotta del Mediterraneo centrale e chiede una condivisione europea che è necessaria se l'Europa vuole mantenere fede ai propri principi, alla propria storia e alla propria civiltà ed è necessaria per l'Italia per evitare che questi flussi divengano insostenibili alimentando reazioni ostili nel nostro tessuto sociale che finora ha reagito in modo esemplare a questa sfida dimostrando umanità, capacità di accoglienza e coesione». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla Conferenza della Fao, dopo l'intesa con Francia e Germania sulla gestione dei flussi migratori in vista del vertice europeo di Tallin, in Estonia, di giovedì e venerdì prossimi. «L'iniziativa italiana - ha aggiunto - ha prodotto dei primi risultati e mi auguro che questi risultati generino effetti concreti». Gentiloni ha ricordato anche la
straordinaria umanità che tanti italiani continuano a dimostrare nell'accoglienza di coloro che ogni giorno sbarcano sulle nostre coste».

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