Maturità sempre più sgrammaticata: errori
di ortografia per metà degli studenti

Maturità sempre più sgrammaticata: errori di ortografia per metà degli studenti
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Martedì 16 Giugno 2015, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 08:23

Non errori, ma veri e propri “orrori” di ortografia e grammatica turbano i sonni dei ragazzi alla vigilia della prima prova di maturità. Il problema non è tanto l'autore che verrò proposto per l’analisi del testo, quanto i famigerati apostrofi, accenti e, più in generale, le regole della nostra lingua. 1 maturando su 10 infatti ha paura di cadere sull’italiano e fa bene: il 38% infatti scrive “qual’è”, il 27% scambia l’accento con l'apostrofo quando si tratta di abbreviare “un poco”.

E non sono le sole lacune che gli studenti dell’ultimo anno di superiori si portano dietro stando ai dati di una ricerca di Skuola.net per conto dell’Università Niccolò Cusano di Roma, svolta su un campione di circa 1500 maturandi. Ecco perché oggi il portale studentesco lancia online un Vademecum per aiutare gli studenti ad evitare questi errori comuni, che verrà poi distribuito il giorno della Maturità di fronte alle più importanti scuole di Roma e Milano.

Sono minime lacune che però possono valere un’insufficienza alla prova: basta un apostrofo fuori posto, infatti, per guadagnarsi un correzione sul compito.

E sono proprio gli apostrofi e gli accenti a dare i maggiori problemi ai maturandi. Se il 45% degli intervistati circa, infatti, cade sulla corretta grafia di “qualcun altro”, aggiungendo un apostrofo che non ci vuole, grossi problemi si verificano anche con la particella “ci”. Probabilmente un commissario d’esame non sarà contento di leggere la forma erronea “c’è ne sono” nell’elaborato di un maturando. Eppure, è quasi il 13% degli intervistati a scriverla in questo modo.

Nessuna scusa nemmeno per chi scrive “sufficente” dimenticando una “i”. I maturandi che lo fanno non sono pochi: circa 1 su 6. Scorrettissimo anche quel 6% che scriverebbe “pultroppo” anziché “purtroppo”, e quel piccolissimo, ma esistente 1% che sceglierebbe “a me mi piace” invece che “a me piace”. Non manca chi sbaglia aggiungendo un “i” di troppo anche alla parola “conoscenza”, il 21% dei maturandi intervistati.

Maturandi che continuano a sbagliare anche quando si chiede loro qual è la forma corretta fra “tre ore fa” e “tre ore fà”. A credere sia l’ultima opzione quella giusta è il 14% degli studenti al quinto anno. Ancora di più coloro che sono convinti che la frase “lui dà il via” si scriva senza accento sulla “a”, in questo caso circa 1 su 4.

Proprio per evitare che durante la prima prova si consumi una strage, Skuola.net corre in soccorso di tutti i maturandi. La mattina del 17 giugno lo staff sarà di fronte a molte scuole di Roma e Milano per distribuire ai ragazzi che dovranno sostenere la prima prova, il kit del maturando, un manifesto contenente le principali regole grammaticali che salveranno la vita degli studenti. Con lo stesso scopo, i ragazzi riceveranno l’Acqua della maturità, una bottiglietta che li rinfrescherà nei momenti più caldi della prima prova, non solo per il suo contenuto, ma anche per il fatto che sull’etichetta sono presenti altre regole di grammatica e diversi consigli per la prima prova. Gli stessi contenuti informativi vengono resi disponibili oggi online sul portale studentesco per favorire il ripasso last minute.