APERTO UN FASCICOLO
La donna, aiutata dalla polizia locale a rialzarsi, è stata trasportata al pronto soccorso in ambulanza e fortunatamente non ha riportato gravi danni dalla caduta: soltanto qualche livido e delle escoriazioni. E’ stata medicata ed è tornata a casa, sana e salva anche se un po’ scossa. Ma per il marito la vicenda non poteva chiudersi così, perciò ha preso carta e penna e ha spedito alla procura di Milano una sorta di lettera denuncia, scritta a mano, nella quale racconta l’accaduto ed esprime la sua indignazione per il disinteresse mostrato dal podista nei confronti della donna investita. I magistrati hanno aperto un fascicolo e ora gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere presenti nella zona, cercando di dare un volto e un nome al pirata con le scarpe da corsa, partecipante a un evento sportivo nel quale si esaltano generosità e correttezza.
ANALISI DELLE TELECAMERE
La diciottesima edizione della Milano Marathon, con quasi settemila iscritti, ha toccato gli angoli più belli e i luoghi più significativi della città: il Duomo e il Castello, l’Arco della pace e i nuovi quartieri dei grattacieli.
Attorno alle dieci e venti i vigili, appostati in zona Fiera intorno a piazzale Giulio Cesare per impedire il transito delle auto sul percorso della gara, si accorgono che c’è una donna stesa a terra una trentina di metri più in là. Sarà la signora, poi, a mettere a verbale la sua brutta avventura. Voleva attraversare viale Bellisario e, approfittando di una pausa nel passaggio dei corridori, si è accodata ad altri pedoni - un gruppetto transitato insieme sulle strisce - nel tentativo di arrivare dall’altra parte. Ce l’aveva quasi fatta, ma proprio in quel momento le piomba addosso un runner, che la butta a terra e fila via. Nessuno vede nulla e il podista corre indisturbato verso il traguardo, ignorando la signora stesa a terra. Ma le telecamere potrebbero averlo immortalato nel gesto né nobile, né sportivo.
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