Maradona chiede scusa a fisco e italiani: «Non volevo offendere, il mio un gesto popolare»

Maradona chiede scusa a fisco e italiani: «Non volevo offendere, il mio un gesto popolare»
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Martedì 22 Ottobre 2013, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 17:14
Mi spiace per questo malinteso per un un gesto genuinamente popolare ma senza cattiveria e di tante polemiche perch non mai stata mia intenzione offendere nessuno neppure il fisco.

Lo afferma Diego Armando Maradona che aggiunge: «non sono mai fuggito e non cerco sconti a Equitalia ma ho un legale perchè voglio solo giustizia».



Non si placano le polemiche scaturite dal gesto dell'ombrello del Pibe de Oro, nei confronti del Fiso che gli ha presentato una cartella esattoriale da 39 milioni di euro, fatto l'altra sera mentre era ospite della Trasmissione Che tempo che fa, da Fazio.



Il Pibe de Oro. «Il mio domenica era solo un gesto liberatorio in una trasmissione divertente e dimostrerò la verità anche con un libro in tutto il mondo», scrive Maradona in un un sms inviato al suo legale Angelo Pisani. E aggiunge: «non ho agito come calciatore dribblando la questione Equitalia ma, come fanno tutti gli italiani, ho dato mandato ad un avvocato». Nel messaggio, el Pibe si dice anche dispiaciuto «di aver urtato la sensibilità dei massimi organi del parlamento» e si augura «che gli stessi parlamentari comprendano l'umore di un uomo che riceve una multa di 39 milioni e viene trattato da criminale e alle accuse risponde con un gesto genuinamente popolare ma senza cattiveria. E poi ci sono 39 milioni di motivi per giustificare un gesto». «Sono molto triste e dispiaciuto - scrive ancora Maradona - che qualcuno abbia pensato che io volevo colpire gli italiani. Ti giuro che voglio tanto bene a tutti gli Italiani e che mai ho pensato di offendere loro e neppure il fisco».



Fazio infastidito. «L'aggressività che connota questi tempi lascia sgomenti. L'insulto è diventata la sola forma di comunicazione. Sconfitta per tutti». Così Fabio Fazio oggi su Twitter, all'indomani della polemica sulla partecipazione di Maradona a Che tempo che fa che ha scatenato molte dure proteste.



Le polemiche non si placano. «Filmati agghiaccianti ed esempi pessimi» quelli del calciatore, Maradona, «che ospite della tv italiana replica strafottente a Equitalia e del politico, Denis Verdini, che ammette pubblicamente di aver ricevuto pagamenti in nero. Più grave il secondo certo, perchè il senso di responsabilità che si chiede a un uomo delle istituzioni è più alto di quello che è tenuto a dimostrare uno sportivo, tra l'altro non italiano.» Lo ha dichiarato Salvatore Margiotta del Partito democratico, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ospite a La7. «Grave è che Fabio Fazio in diretta non abbia obbligato alle scuse l'ex campione, ma la polemica del Codacons proprio non sta in piedi. Un conto è la promozione che si propone all'artista in cambio della partecipazione al programma, un conto il gettone di presenza. Non possiamo perder tempo a fingere che il mercato non abbia delle regole che tutto il mondo rispetta», conclude Margiotta riferendosi all'accusa di pubblicità occulta mossa dal Codancos alla Rai per aver promosso la raccolta di dvd dedicata al campione, prodotta dalla Radio-Televisione di Stato e curata da Gianni Minà.



Equitalia annuncia un'altra verificha fiscale su Maradona. Equitalia sta effettuando le verifiche sui compensi che Maradona, o qualche società collegata, hanno percepito per i diritti d'immagine relativi ai dvd in commercio. Lo chiarisce Antonella Gorret, portavoce dell'Agenzia delle Entrate, in merito alle sue dichiarazioni rilasciate a Matrix.




L'amico del Pibe de Oro Gianni Minà. Se Maradona votasse in Italia, chi sceglierebbe? «Voterebbe a sinistra, potrebbe votare Sinistra e Libertà». A dirlo è Gianni Minà, giornalista e amico di Diego Armando Maradona, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecorà, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. Come finirà per Maradona la vicenda del Fisco? «Come tutto in Italia: non succederà niente», ha concluso Minà.
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