Ex manager Moncler ucciso, l'assassino confessa: «Sono stato io»

Renato Rossi, il sospettato dell'omicidio e la vittima, Ezio Sancovich
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Febbraio 2016, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 09:46

PADOVA - Sono bastate poche ore di interrogatorio stringente da parte dei carabinieri per far crollare il sospettato per l'assassinio di Ezio Sancovich, ex capo area modelli della Moncler e ora rapprentante della nota ditta di abbigliamento, ucciso con 3 colpi d'arma da fuoco alla testa sul lato sinistro, a bordo della sua auto ieri in tarda serata in un punto isolato di via Stevanato a Piombino Dese.
 


Con l'accusa di omicidio volontario è stato arrestato e già condotto nel carcere di Padova, Renato Rossi 68enne di Martellago in provincia di Venezia. L'uomo, assistito dall'avvocato Paolo Zorzi che ha rilasciato delle dichiarazioni all'uscita dal comando provinciale dei carabinieri, è crollato di fronte alle contestazioni degli investigatori e ha ammesso di avere ucciso lui il 62enne agente di commercio che viveva a Rubano (Pd).
 


Rossi pare avesse un debito nei confronti di Sancovich. I due si sono incontrati nell'azienda dell'omicida la Dueerreprogettomoda, di Piove di Sacco. Poi si sono allontanati. Sancovich è stato freddato da 3 colpi alla testa esplosi da circa 30 cm. Non ancora chiaro se l'assassino abbia esploso i colpi dall'interno dell'abitacolo o dal finestrino della Bmw della vittima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA