Maltempo, ora si sposta al Centro. Due sorelle morte in Maremma

Maltempo, ora si sposta al Centro. Due sorelle morte in Maremma
di Eloisa Moretti Clementi e Alessia Marani
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Mercoledì 15 Ottobre 2014, 05:52 - Ultimo aggiornamento: 08:04
GROSSETO - Il maltempo fa altri due morti e questa volta l'emergenza dalla Liguria si è spostata in Toscana, nella Maremma. Le vittime sono due sorelle di 65 e 69 anni, Graziella e Marisa Carletti, di Manciano, nel Grossetano rimaste intrappolate ieri pomeriggio nella loro Citron C3 spazzata via dal fiume di fango del fosso Sgrilla, un affluente dell'Elsa, andato in piena.



ALLERTA “MODERATA”

«Sono bastate due ore di pioggia e qui è scoppiato il finimondo - spiegava ieri, raggiunto al telefono nella tarda serata, il sindaco di Manciano, Marco Galli - Ci avevano comunicato un'allerta moderata, con pioggia da 40-80 mm al massimo. Invece è una catastrofe. Non ho nemmeno un minuto per essere vicino alle famiglie delle due concittadine coinvolte. La loro è una storica famiglia mancianese. Avevano una importante falegnameria. Graziella la conoscevo, lascia due figlie e tre nipoti, era una nonna dolcissima. Qui in paese siamo rimasti isolati per ore con i telefoni, tutte le comunicazioni bloccate. Le strade sono ancora interrotte. La situazione è drammatica».

DISPERSI



I vigili del fuoco hanno ritrovato l'auto in cui viaggiavano le due sorelle in un campo a settanta metri dalla strada principale, i loro corpi ormai senza vita rimasti imprigionati nel fango. Ventisette le persone che i pompieri hanno portato in salvo issandole sugli elicotteri. In nottata un elicottero dell'Aeronautica, munto di sistema di illuminazione notturna, ha continuato a cercare eventuali dispersi. Non distante da Manciano, nel novembre 2012 morirono nel crollo del ponte Sant'Andrea sul fiume Elsa, ad Albinia, tre dipendenti dell'Enel che rincasavano in auto sull'Aurelia. Come a Genova, a distanza di tempo, negli stessi posti, ancora vittime per alluvioni.



PAESI EVACUATI

In serata il Comune di Orbetello ha avvisato gli abitanti, anche con sms, chiedendo di spostarsi ai piani alti delle abitazioni e ha deciso di evacuare, a scopo precauzionale le famiglie delle zone particolarmente a rischio. Traffico bloccato sull'Aurelia, tra Orbetello e Albinia. Anche il sindaco di Capalbio ha inviato alla popolazione un sms invitando a evitare le località nel territorio comunale di Pescia Fiorentina, Vallerana, Giardino e Piana di Radicata. Massima allerta anche sul Lazio, dove ieri sera, in attesa della piena del fiume Fiora, il Comune e la protezione civile hanno evacuato la Marina di Montalto di Castro.

Non si è ancora esaurita l'ondata di maltempo che giovedì si è abbattuta prima sulla Liguria e poi su Piemonte ed Emilia-Romagna: ieri la perturbazione atlantica ha concesso una tregua nelle aree già colpite, ma le previsioni restano negative. Forti temporali sono attesi sul Friuli Venezia Giulia e sul Centro.



BLACK-OUT TELEFONICO

In Emilia e in Basso Piemonte si fanno invece i conti con il fango e il rischio frane. A Parma e in provincia di Alessandria oggi le scuole sono state riaperte, ad eccezione di Novi Ligure e dei quartieri della città emiliana interessati dall'alluvione. A Terni, la perturbazione si è manifestata in forma di violenta grandinata, particolarmente acuta nella periferia della città. La Protezione civile ha emanato, per la giornata di oggi, un'allerta per rischio idrogeologico intermedio nel Nord-Est e su Umbria, Toscana e Lazio settentrionale. A Parma ieri si è aggiunto un lungo black-out telefonico, conseguente all'allagamento della centrale Telecom. Per l'intera giornata, sono saltate tutte le linee telefoniche, sia fisse che mobili, sono stati a lungo irraggiungibili. Coinvolte anche le attività produttive: nelle campagne parmensi gli allagamenti hanno invaso uno stabilimento, rovinando trentamila prosciutti.



FRANE E SMOTTAMENTI

In Piemonte, la situazione più critica riguarda il rischio frane e smottamenti nella zona di Alessandria: la prima stima dei danni è di cinquanta milioni di euro, di cui la metà alle strade provinciali. Concluso il sopralluogo nelle zone colpite, il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha richiesto lo stato di calamità. Danni per un milione di euro ai vigneti “docg” sulle colline di Gavi, una delle località più toccate: «Una situazione molto difficile - l'ha definita Simone Moroni, direttore di Coldiretti Alessandria - la mancanza di energia elettrica ha causato, inoltre, gravi problemi alla conservazione del prodotto raccolto da poco e conservato nelle cantine per le fasi successive di lavorazione». A causa degli effetti del maltempo sull'agricoltura, Coldiretti pronostica un aumento del quattro per cento dei prezzi delle verdure.