Sono in corso nel territorio nazionale numerose perquisizioni nei confronti di diversi soggetti e si sta dando esecuzione a svariati sequestri di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie. L'indagine, iniziata nei primi mesi del 2016, ha individuato alcuni prestanome, riconducibili alla famiglia dell'ex boss della Mala del Brenta, che avrebbero gestito l'immenso patrimonio criminale accumulato da Maniero sino alla fine degli anni Novanta (circa 33 miliardi di lire dell'epoca) diversificandone il piazzamento, acquistando immobili di notevole pregio nonché mascherandone l'origine illecita attraverso una pluralità di rapporti finanziari.
È stato altresì possibile svelare il contributo professionale di un promotore finanziario che ha attivamente partecipato al «mascheramento» e al riciclaggio di parte consistente dei beni illecitamente accumulati.
Ulteriori dettagli nel corso della conferenza stampa programmata nella giornata di domani alle ore 11.30 presso gli uffici della Procura della Repubblica dell'Autorità Giudiziaria inquirente
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