Mafia, sparatoria in un mercato nel centro storico di Palermo: un morto. Fermato cugino di un boss

Mafia, sparatoria in un mercato nel centro storico di Palermo: un morto. Fermato cugino di un boss
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Sabato 26 Agosto 2017, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 07:45
Sparatoria a Palermo. Un uomo di 30 anni, Andrea Cusimano, pluripregiudicato, è stato assassinato nel mercato del Capo, uno dei mercati storici di Palermo, a pochi metri dal palazzo di giustizia. La vittima, che faceva il commerciante, è stata uccisa con alcuni colpi di arma da fuoco. La sparatoria è avvenuta tra le bancarelle che affollano la zona. Le modalità del delitto fanno ipotizzare la matrice mafiosa. I carabinieri hanno fermato per l'omicidio Calogero Lo Presti, 23 anni, cugino del boss di Portanuova Tommaso Lo Presti. La vittima, Andrea Cusimano, gestiva una bancarella di frutta e verdura nello storico rione palermitano. 

È nelle parentele eccellentì del presunto killer di Andrea Cusimano che gli investigatori dell'Arma cercano la chiave del delitto. Un agguato in pieno centro e in pieno giorno che non ha lasciato scampo alla vittima, morta poco dopo essere giunta all'ospedale Civico. Dalle telecamere di videosorveglianza della zona potrebbe arrivare qualche certezza in più sulla dinamica dell'omicidio. Parentele eccellenti quelle del fermato, Calogero Lo Presti, da cui si parte per chiarire il movente dell'agguato scattato alle 7.30 mentre il popolare mercato meta ogni giorno di turisti e di palermitani si stava animando.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima, che ha precedenti per estorsione, usura e associazione a delinquere, avrebbe avuto una violenta lite prima di morire.
Forse proprio con Lo Presti, che a bordo di una Smart nera e insieme a un complice, riuscito a scappare e tuttora ricercato, si sarebbe avvicinato alla bancarella di frutta e verdura della vittima, sistemata poco prima di Porta Carini. Sceso dall'auto, Lo Presti avrebbe iniziato a sparare, inseguendo la sua vittima fin dentro il mercato. Diversi colpi, almeno tre, fino a quando il fruttivendolo non si è accasciato al suolo. Poi Lo Presti si è diretto verso l'auto dove ad attenderlo c'era il complice. Decisivo l'intervento di due carabinieri in servizio di controllo del territorio nella zona. Uno dei militari, infatti, lo ha inseguito tirandolo a forza fuori dall'abitacolo. Il complice, invece, è riuscito a fuggire ed è tuttora ricercato. Nella caccia all'uomo è impegnato anche un elicottero che da ore sorvola la città. Ritrovata, invece, la pistola usata per uccidere Cusimano. Il killer aveva tentato di disfarsene gettandola tra i vicoli del mercato.
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