Milano, appalti Lidl-Securpolice all'ombra della mafia: condannato anche un prete

Milano, appalti Lidl-Securpolice all'ombra della mafia: condannato anche un prete
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Venerdì 23 Febbraio 2018, 23:39 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 18:19
Un'ex funzionaria del Comune di Milano, Giovanna Afrone, condannata a tre anni per corruzione, un sacerdote, Don Giuseppe Moscati, a un anno e due mesi per fatture false, un ex dipendente della Provincia di Milano, Domenico Palmieri, che ha patteggiato tre anni e quattro mesi, un ex dipendente della Regione Lombardia, Orazio Elia, che ha patteggiato tre  anni e tre mesi, e un ex funzionario Lidl, Simone Suriano, rinviato a giudizio.

Sono solo alcune delle decisioni prese dal gup di Milano Giusy Barbara nel “tentacolare” procedimento su presunte infiltrazioni della cosca mafiosa catanese dei Laudani nella appalti della Lidl e di Securpolice, gruppo che  si occupa, tra l’altro, di vigilanza anche per il Tribunale di Milano. L'inchiesta a  maggio aveva portato a 14 arresti. Il gup ieri ha deciso su posizioni in abbreviato e sui patteggiamenti, accogliendo l'impianto accusatorio
del pm Paolo Storari e mandando anche a giudizio l'ex vicepresidente del Foggia Calcio, Massimo Curci, coinvolto nel “filone pugliese” dell'inchiesta. Sequestrati ai fini della confisca a suo carico quasi 20 milioni di euro (31 in totale, anche a carico di altri imputati).
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