La madre era morta da sei anni ma la figlia continuava a riscuotere la pensione

La madre era morta da sei anni ma la figlia continuava a riscuotere la pensione
di Nazareno Dinoi
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Martedì 10 Luglio 2018, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 00:20
La madre era morta da sei anni ma lei, la figlia 59enne, continuava a riscuotere la sua pensione. I militari della Guardia di Finanza di Manduria l’hanno aspettata allo sportello dell’ufficio postale di Firenze dove, puntuale, si era presentata per intascare l’assegno di mille euro dell’Inps.

Si è chiusa così per la donna, originaria di Torricella, in provincia di Taranto, la truffa che le ha consentito di appropriarsi indebitamente del vitalizio della sua mamma di cui era tutrice e, in quanto tale, intestataria della delega per il ritiro dell’assegno. La madre deceduta nel 2012 era nata a Oria, provincia di Brindisi, mentre lei risultava essere domiciliata prima a Torricella, dove era stata iscritta alla nascita, poi a Lizzano, a Firenze, a Empoli e nuovamente a Torricella. Con la collaborazione dei loro colleghi della città toscana, i finanzieri di Manduria, sapendo l’ufficio delle Poste di Firenze e la data in cui presumibilmente la truffatrice si sarebbe presentata per il ritiro dell’assegno, si sono fatti trovare lì, lo scorso 2 luglio, al posto degli impiegati. Quando la cinquantanovenne ha presentato la delega con i documenti di riconoscimento, invece del denaro si è visto consegnare dai finanzieri in borghese un decreto di sequestro preventivo firmato dal gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, per un equivalente di 85mila euro, tanto quanto sommano gli assegni dell’Inps percepiti illecitamente.  L’indagata ora deve rispondere del reato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico.


 
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