Sparatoria a Macerata, il colonnello dei carabinieri: «Voleva uccidere, disposti rinforzi per la città»

I rilievi dopo l'arresto di Luca Traini a Macerata
di Rosalba Emiliozzi
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Domenica 4 Febbraio 2018, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 08:31
Spari, urla, sangue, inseguimenti. Sembrava un attentato e come un attentato si è agito per catturare il killer degli immigrati di colore. Due ore e mezzo di terrore per la piccola città di Macerata affrontati con un piano di azione, coordinato dal colonnello dei carabinieri Michele Roberti, da quattro mesi alla guida del Comando provinciale di Macerata.
La città d’improvviso si è bloccata, allarmata dal messaggio audio WhatsApp del sindaco di Macerata che diceva a tutti di stare in casa perché in città girava uno squilibrato che sparava...
«A partire dalla prima segnalazione di un uomo ferito a terra ci siamo attivati con tutti i dispositivi già presenti sul territorio, a Macerata, Civitanova Marche, Tolentino. Abbiano lavorato in sinergia con le sale operative della questura e della finanza, eravamo in stretto contatto con la prefettura, in un primo momento si è pensato anche a un attentato, abbiamo attivato il piano anti terrorismo»
A chi avete segnalato il pericolo?
«Abbiamo chiamato subito il sindaco, la Provincia, le scuole, l’azienda dei trasporti».
La prima segnalazione del killer è delle 10,45, quando l’avete preso?
«Attorno alle 12,15».
Intanto la città era stata fermata.
«Mentre le pattuglie si snodavamo sul territorio contestualmente avvisavano tutti, enti e istituzioni, per riferire del pericolo, c’erano diverse segnalazioni di spari e abbiamo disposto una serie di posti di blocco e di controllo, ma anche pattuglie mobili».
Il primo sparo davati a una discoteca di Sforzacosta, uno degli ultimi blitz al circolo di Casette Verdini, a 200 metri da dove sono state trovate le valige con i resti fatti a pezzi di Pamela Mastropietro.
«Noi riteniamo che il passaggio a Casette Verdini fosse collegato al rinvenimento del cadavere della ragazza».
Voleva uccidere
«Lui ha sparato per uccidere, un paio di feriti hanno riportato lesioni gravissime con prognosi riservata, hanno rischiato di perdere la vita».
Il ministro Minniti è preoccupato per il periodo delle elezioni, come state affrontando questo aspetto sotto il profilo della sicurezza?
«Il problema verrà affrontato con le dovute maniere in tutta Italia, dovremmo garantire giustamente il corretto esercizio del diritto al voto».
Servono più militari a Macerata e nelle 40 stazioni del territorio del Comando?
«Sono stati disposti rinforzi che permarranno qui a Macerata fino a quando sarà  necessario».
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