Milano, Valentina incontra il padre che ha ucciso sua mamma: «Ho paura che torni libero»

Milano, Valentina incontra il padre che ha ucciso sua mamma: «Ho paura che torni libero»
4 Minuti di Lettura
Martedì 5 Giugno 2018, 21:28 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 00:17
MILANO Questa mattina Valentina Belvisi ha varcato il cancello del carcere di Pavia per incontrare il papà. L’ha chiesto lei, si è seduta davanti e lo ha guardato negli occhi. E domani, il 6 giugno, sarà in aula a Milano per assistere al processo in Corte d’assise d’appello a carico di suo padre, Luigi Messina. A gennaio 2017 ha ucciso la moglie Rosanna Belvisi con ventinove coltellate e dal quale momento Valentina, 25 anni, ha perso entrambi i genitori. E ora chiede che all’uomo, condannato a 18 anni in primo grado con rito abbreviato e l’esclusione dell’aggravante della crudeltà, non venga concesso alcuno sconto di pena: «Deve pagare fino all’ultimo».

LEGGI ANCHE Milano, confessa il marito della donna uccisa

LEGGI ANCHE Milano, donna trovata morta in casa, lite per i tradimenti del marito. Lui: «L'ho colpita per difendermi»


«HO PAURA CHE TORNI LIBERO»
 Sedersi davanti ai giudici per Valentina (che si è costituita parte civile) sarà una sofferenza, ma «lo faccio per mia madre – spiega – voglio essere presente per lei». A Messina potrebbero essere riconosciute le attenuanti generiche per il fatto di aver confessato quasi subito il delitto, ammissione seguita tuttavia a un maldestro tentativo di depistaggio. In primo grado il pm Gaetano Ruta ha chiesto l’ergastolo, ma la pena è stata ridotta a 18 anni grazie allo sconto previsto dal rito abbreviato e all’esclusione dell’aggravante della crudeltà perché, secondo il gup, i fendenti raggiunsero solo punti vitali e quindi non ci fu «l’intento di arrecare sofferenze aggiuntive» alla vittima.

Una motivazione che la ragazza ha accolto con rabbia e stupore. «Ho paura che il processo di secondo grado si concluderà con un altro sconto di pena – è la sua preoccupazione – e che nell’arco di pochi anni lui possa tornare in libertà. Ci saranno giudici diversi rispetto al primo grado, spero che abbiano una visione opposta a quella del gup anche se ormai ho poca fiducia nella giustizia».

NUOVA VITA
Valentina Belvisi qualche mese fa si è trasferita in Veneto, ha trovato lavoro e si sta costruendo una nuova vita lontana da Milano, dall’appartamento in via Coronelli dove abitava insieme ai genitori. Ma la sentenza del gup, per lei che era legatissima alla madre, è un dolore che non si placa. Come spiega il suo legale, l’avvocato Domenico Musiccio, «è una decisione che ci ha lasciato sgomenti. Il padre non solo non si è mai pentito, ma si preoccupa esclusivamente di questioni legate all’eredità». «L’assassino - aggiunge l’avvocato - dopo l’omicidio ha solo pensato ad andare a giocare alle slot machine. Quello che chiediamo è giustizia e nessun ulteriore sconto di pena». Stamattina, raccontato il legale, Valentina «si è recata nel carcere di Pavia, dove Messina è recluso. Un faccia a faccia tra la figlia e il padre assassino voluto dalla ragazza».

BABA' E SLOT MACHINE
Il giorno dell’omicidio Valentina Belvisi era in Svizzera, per trascorrere una giornata alle terme.
Luigi Messina e la moglie erano appena tornati a Milano da una vacanza a Pantelleria, l’isola siciliana dove è nata la donna. La coppia ha fatto colazione nell’appartamento in periferia quanto la tranquillità è stata infranta da una violenta lite. L’ennesima, questa volta però sfociata nell’omicidio. L’uomo, ex guardia giurata, afferra un coltello da cucina e massacra Rosanna. Poi esce di casa, va in pasticceria a comprare i babà e gioca alle slot machine, vincendo 70 euro. Gesti che forse servivano per crearsi un alibi, per corroborare la versione di un’aggressione subita dalla donna in sua assenza da parte di uno sconosciuto. Un tentativo di alibi che non regge di fronte all’interrogatorio. L’uomo crolla, confessa e fa trovare agli investigatori della squadra mobile l’arma del delitto e gli abiti intrisi di sangue. E spiega anche il motivo per cui l’ha uccisa: «Tra noi c’erano forti tensioni a causa dei miei tradimenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA