Il Lotto va all'asta, prezzo 700 milioni: alla firma bando per nuova concessione

Il Lotto va all'asta, prezzo 700 milioni: alla firma bando per nuova concessione
di Andrea Bassi
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Lunedì 25 Maggio 2015, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 22:03
Ci sarebbero gli inglesi di Camelot. I greci di Intralot. E sicuramente gli italiani, o meglio gli italo-americani di Igt-Gtech-Lottomatica. Tutti pronti a sfidarsi per quella che, nel mondo dei giochi, è considerata la madre di tutte le gare: l’asta per il Lotto, il gioco per eccellenza. Una prima assoluta, visto che da oltre due decenni a questa parte il Lotto è stato gestito da Lottomatica su concessione dei Monopoli ma senza una gara. E si tratta di un affare da oltre 6 miliardi di raccolta ogni anno. La concessione del gruppo Lottomatica scadrà nel 2016, ma il governo con l’ultima legge di Stabilità ha deciso di anticipare al 2015 la gara, anche con l’obiettivo di incassare subito almeno la metà del prezzo base fissato in 700 milioni di euro. Per un po’ le cose sono andate a rilento, anche perché l’amministrazione dei Monopoli di Stato, quella che deve gestire il bando, è da tempo senza un vertice dopo l’addio del direttore Luigi Magistro. Ma adesso al Tesoro, avrebbero deciso di imprimere una svolta. Anche perché il tempo corre e se i soldi del Lotto non arriveranno entro la fine di novembre, non sarà possibile contabilizzare i 350 milioni già messi a budget per quest’anno nei conti pubblici. Il rischio, insomma, è che si apra un’altra falla nel bilancio dello Stato dopo il buco delle pensioni e quello dell’Iva. Da qualche tempo il bando di gara, scritto dalle strutture tecniche dei Monopoli, è arrivato sul tavolo di Pier Carlo Padoan. Nei prossimi giorni il ministro potrebbe firmarlo e inviarlo al Consiglio di Stato. Entro la fine di giugno, gli inizi di luglio al massimo, il bando di gara potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dando trenta o sessanta giorni di tempo ai concorrenti per presentare le manifestazioni d’interesse per partecipare alla competizione.



I PRECEDENTI

L’aggiudicazione, che dovrebbe arrivare tra ottobre e novembre, avverrà sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Si parte da una base di 700 milioni di euro, ma se alla gara parteciperanno, come raccontano fonti del mercato, molti big delle lotterie estere, è quasi certo che il prezzo di aggiudicazione salirà. Qualche anno fa, quando fu messo all’asta il Gratta&Vinci, si era partiti da 500 milioni e si era arrivati a 800 milioni. Il Tesoro punterebbe a raggiungere, questa, volta, la vetta di un miliardo di euro. Chi vincerà avrà diritto ad un aggio fisso del 6 per cento sulla raccolta del Lotto e la concessione avrà una durata di nove anni. Proprio la misura dell’aggio starebbe attirando molto l’attenzione dei big esteri delle scommesse. Rispetto alla storica concessione di Lottomatica, nella nuova gara la quota che spetta al concessionario è stata limata solo di uno 0,36 per cento, mentre nelle gare estere di dimensioni comparabili gli aggi riconosciuti ai vincitori sono in genere più bassi, tra il 3 e il 4 per cento. Certo, a fronte di questo è previsto un esborso una tantum decisamente alto, una base d’asta di 700 milioni che in pochi in giro per il mondo sono in grado di sostenere finanziariamente. Tanto che alcuni starebbero studiando anche delle possibili alleanze magari con qualche partner italiano come Sisal, la società che gestisce il Superenalotto. Già un paio di gruppi avrebbero bussato alla porta dell’operatore. Senza contare, poi, l’interesse dei fondi internazionali di investimento. L’unico elemento che potrebbe spaventare i capitali esteri è l’incertezza normativa, in un settore in cui non di rado il governo interviene a gamba tesa inserendo improvvisi balzelli e tasse. Il bando, poi, prevede anche la devoluzione della rete. Significa che se Lottomatica dovesse cedere il passo a qualche concorrente, sarebbe tenuta a trasferire la piattaforma che collega i tabaccai che raccolgono le puntate. Nel mondo dei giochi la madre di tutte le gare sta per partire. Sul vincitore si accettano scommesse.
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