Omicidio Loris, il legale: «Da Veronica niente movente, né incapacità»

Loris, «da Veronica niente movente né incapacità». Il legale intervistato a Mattino Cinque
di Domenico Zurlo
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Giovedì 10 Maggio 2018, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 13:23
Sono passati tre anni e mezzo da quel 29 novembre 2014 in cui il piccolo Loris Stival perse la vita, a Santa Croce Camerina, nel ragusano. Questa mattina, alla trasmissione Mattino Cinque, l’avvocato Francesco Vallardita, che difende Veronica Panarello, la mamma del bambino condannata in primo grado a 30 anni per omicidio, ha anticipato quelli che saranno i contenuti del discorso che farà al processo d’appello.

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«La sentenza copre vuoti logici con argomentazioni né tecniche né scientifiche - ha detto - Non c’è un movente, non può esistere un processo di omicidio senza un movente. E non c’è nemmeno uno stato di incapacità psicologica: a Veronica Panarello non sono state riconosciute neanche le attenuanti generiche».
 
 


In un’intervista prima dell’udienza, il legale ha parlato davanti alle telecamere dicendo che cercherà di convincere la Corte d’appello dell’innocenza di Veronica, sebbene le sue accuse verso il nonno Andrea Stival non hanno ottenuto riscontri. La mamma di Loris oggi è in aula, assenti invece sia l’ex marito sia l’ex suocero.
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