La vittima è Andrea Galiotto di 36 anni. Era nato ad Arzignano ma risiedeva nel veronese a San Giovanni Ilarione.
Purtroppo è stato inutile l'intervento della squadra di pronto soccorso dell'azienda, subito accorsa per prestare i primi soccorsi all'operaio, e dei sanitari del Suem 118 di Lonigo, che per quasi un'ora hanno cercato di rianimarlo ma alla fine non hanno potuto che constatarne il decesso.
In un primo momento sembrava si potesse trattare di un malore improvviso, ma ai carabinieri della locale stazione e ai tecnici dello Spisal, intervenuti sul posto, la dinamica appare poco chiara. Al punto che è stato posto sotto sequestro il macchinario, da cui è emerso che avrebbe collegato la mascherina all'impianto di azoto invece che a quello di ossigeno, che gli ha provocato un avvelenamento fatale.
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