Lodi, Uggetti interrogato a San Vittore: «Tutto quello che ho fatto era per il bene della città»

Lodi, Uggetti interrogato a San Vittore: «Tutto quello che ho fatto era per il bene della città»
di Claudia Guasco
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Lunedì 9 Maggio 2016, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 00:30
MILANO - Davanti al gip Isabella Ciriaco ha ammesso il reato contestato, turbativa d'asta. Ma ha anche spiegato che quel bando per la gestione delle due piscine scoperte è stato modificato non per interessi personali, ma a favore delle casse del comune. "Tutto quello che ho fatto, l'ho sempre fatto per il bene della città", ha spiegato il sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti. Che stamattina alle 10 si è seduto davanti al pm Laura Siani per essere di nuovo interrogato e nel pomeriggio, nel carcere di Pavia, toccherà al consigliere della municipalizzata Astam e dello Sporting Lodi Cristiano Marini.

"E' una persona forte. Quella in cui si trova è una situazione non facile per nessuno, anche per un uomo forte", afferma il legale di Uggetti, l'avvocato Pietro Gabriele Roveda. Due giorni fa è andato a trovare il suo assistito, in carcere a San Vittore da cinque giorni. "Risponderà alle domande - anticipa il difensore -  La nostra linea è quella tenuta finora: massima collaborazione e condivisione con la Procura delle informazioni di cui il sindaco è a conoscenza".

Già davanti al gip la scorsa settimana il primo cittadino ha detto che sì, quel bando messo a punto dalla dipendente comunale Caterina Uggè è stato rielaborato, insistendo però sul fatto che la vicenda non cela alcun vantaggio per sè. Un chiarimento che tuttavia non ha portato alla sua scarcerazione: il giudice infatti venerdì ha rigettato l'istanza di revoca della misura cautelare, sostenendo che sussiste ancora il rischio di inquinamento delle prove. In base all'esito dell'interrogatorio di oggi, la difesa di Uggeti valuterà se presentare una nuova richiesta di scarcerazione al Tribunale del riesame di Milano. I termini scadono il 13 maggio.

Stessa linea verrà seguita dal coindagato di Uggetti, Cristiano Marini, difeso dall'avvocato Angela Maria Odescalchi, il legale che ha seguito Silvio Berlusconi nella fase dell'affidamento in prova fino all'estinzione del reato per il caso Mediaset. Anche Marini si è difeso davanti al gip, ribadendo che dietro l'assegnazione della gestione delle piscine scoperte non vi è alcun interesse personale. Anche nel caso di Marini il giudice ha respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare con la concessione dei domiciliari, motivando la decisione con il pericolo di un inquinamento del quadro probatorio ma anche con la "mancanza di resipiscenza" mostrata durante l'interrogatorio. Così come il sindaco, oggi Marini risponderà alle domande della pm Laura Siani.


 
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