Stando alla circolare appena approvata dal plenum di palazzo dei Marescialli, i procuratori potranno indicare criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti, ma dovranno far partecipare tutti i magistrati dell'ufficio alla stesura del progetto organizzativo, su cui si esprimerà anche il Csm.
E anche negli uffici requirenti, come accade già nei tribunali, dovrà essere garantito il benessere organizzativo di chi ci lavora, con «l'effettiva tutela della genitorialità e delle esigenze familiari dei magistrati» perchè «condizioni di lavoro favorevoli contribuiscono a determinare maggiore efficienza ». «Le periodiche fibrillazioni interne» alle procure, «che in questi anni sono state portate all'attenzione del Csm», pongono la «necessità di una maggiore chiarezza nella determinazione di regole di funzionamento in grado di prevenire delicate questioni interne agli uffici», sottolinea esplicitamente la relazione introduttiva alla circolare.
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