Terrorismo: voleva immolarsi per la jihad, condannato a tre anni

Terrorismo: voleva immolarsi per la jihad, condannato a tre anni
di Claudia Guasco
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Martedì 31 Ottobre 2017, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 15:51
MILANO Voleva partire per la Siria e andare a combattere in nome della jihad, pronto a immolarsi e farsi esplodere in un attentato. Tre anni di carcere, al netto dello sconto per il rito abbreviato e per la seminfermità mentale stabilita da una perizia, sono stati inflitti a Mahmoud Jrad, 23 anni, siriano residente a Varese, fermato nell'agosto del 2016 mentre, secondo l'accusa, stava organizzando un viaggio per raggiungere Aleppo e unirsi alle milizie dell'organizzazione terroristica "Jabhat Al-Nusra", affiliata ad Al Qaeda.

"ELICOTTERI IN ARRIVO, STATE IN GUARDIA"
Lo ha deciso il gup di Milano Ilaria De Magisteri, che ha anche disposto per il giovane la misura di sicurezza di un anno in una casa di custodia e cura. Non è stata invece ordinata l'espulsione dall'Italia una volta espiata la pena. Jrad è finito in carcere per terrorismo internazionale sulla base di indagini condotte dalla Dda di Genova. Gli atti di indagine vennero poi trasferiti a Milano per competenza territoriale. Secondo gli inquirenti, il giovane - arrivato in Italia nel 2012 e presente dalla fine del 2015 a Genova dove avrebbe frequentato alcuni luoghi di culto islamico del centro storico, come Piazza Durazzzo - era pronto a partire per la Siria.
Lo testimonierebbe, secondo l’accusa, la serie di documenti definiti "estremamente significativi" riconducibili all’organizzazione terroristica Jabat Al Nusra rintracciati nella memoria del suo cellulare. Tra questi, un comunicato non ufficiale del gruppo, messaggi che inneggiavano al martirio e alcuni file audio provenienti dalla zona di guerra di Aleppo con indicazioni operative per i mujaheddin che combattevano nella città siriana. File in cui si sentivano frasi come: "Combattenti restate coperti nella zona di Aleppo dell'est, i nemici stanno colpendo dall'est". E ancora: "Ci sono due elicotteri con mitragliatrice in arrivo nella zona di Aleppo... state in guardia". Il gruppo islamista Jabat al Nusra, a cui voleva unirsi Jrad, è stato protagonista del rapimento delle due cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, poi liberate a gennaio del 2015. Una volta arrestato, in carcere il giovane avrebbe manifestato segni di squilibrio psichico, tanto da strappare alcune pagine del Corano. A segnalare i comportamenti di Jrad al titolare dell'inchiesta, il pm Enrico Pavone, sono stati gli operatori dell'istituto di pena.
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