Ischia, troppi crolli per una scossa. La Protezione Civile: «Materiali scadenti» E la Procura indaga

Ischia, troppi crolli per una scossa. La Protezione Civile: «Materiali scadenti» E la Procura indaga
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Mercoledì 23 Agosto 2017, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 14:48

La Procura di Napoli sta valutando l'ipotesi di aprire un'inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto lunedì sera sull'isola di Ischia. «Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento» ha dichiarato Giovanni Melillo, Capo della procura di Napoli, ai microfoni di '6 su Radio 1'. Melillo ha poi specificato che si tratta di un «quadro complesso e bisognoso di approfondimenti». Sul possibile legame tra il fenomeno dell'abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull'isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: «Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell'edilizia illegale e dell'abusivismo edilizio. All'abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato». Infine sulla presenza di abusivismo di necessità nella zona di pertinenza della Procura di Napoli, Melillo ha concluso: «La dimensione di necessità è nettamente inferiore a quella speculativa e strettamente criminale del fenomeno dell'abusivismo edilizio».

Perché un terremoto di magnitudo 4.0 fa tanti danni? Una prima risposta l'ha fornita Angelo Borrelli, da pochi giorni numero uno della Protezione civile: «C'è un discorso di specificità dell'isola d'Ischia che è in area vulcanica. Quello che però ho potuto vedere - ha detto ieri, al termine di una lunga giornata di sopralluoghi e verifiche sul posto - è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati». Secondo Borrelli il legame tra abusivismo e crolli, escluso dagli amministratori locali, può esistere: non è un legame necessario, perché «può esserci una costruzione abusiva fatta bene e una costruzione che rispetta le norme di legge fatta male». «Bisogna vedere come sono realizzate», come sono fatti gli edifici.


CROLLO FATALE
Discorso che vale anche per la casa crollata che ha causato una vittima a Casamicciola e sotto la quale sono state recuperate sei persone, tra cui i tre fratellini. Al momento «non sappiamo se sia abusiva, lo verificheremo», ha chiarito infatti Borrelli, pronto a fornire una relazione alla Procura se sarà richiesta. Due magistrati sono da ieri mattina a Ischia per coordinare gli accertamenti preliminari nell'ambito dell'indagine su eventuali responsabilità per i danni provocati dal terremoto. Sono i sostituti Maria Teresa Orlando e Michele Caroppoli ai quali il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo ha delegato il fascicolo nel quale, al momento, non sarebbero formulate ipotesi di reato. Quelle astrattamente possibili sono soprattutto due: disastro colposo oppure omicidio colposo plurimo, in riferimento alla morte delle due donne a Casamicciola. Gli inquirenti attendono di ricevere dai vigili del fuoco, che dalla serata di lunedì sono impegnati nelle operazioni di soccorso, una prima relazione. I rilievi tecnici serviranno a valutare lo stato delle costruzioni (la maggior parte dei crolli sono avvenuti nella parte alta del comune di Casamicciola) e l'eventuale mancata adozione delle norme antisismiche.

FENOMENO ESTESO
Al vaglio degli inquirenti finiranno anche i casi di abusivismo edilizio, appunto, un fenomeno molto esteso nei decenni scorsi sull'isola, sui quali la procura partenopea ha condotto già numerose inchieste. Nella serata di ieri, nella sede della procura al Centro Direzionale, si è tenuto un incontro tra i pm Orlando e Caroppoli e i vertici dell'ufficio (il procuratore Melillo e il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli) per fare il punto sulla situazione. I magistrati sono in contatto anche con i dirigenti della polizia e gli ufficiali dei carabinieri in servizio a Ischia. Solo una volta completati gli accertamenti preliminari, e di fronte a un quadro più chiaro sulle eventuali responsabilità, si procederà all'apertura di un fascicolo, classificato al cosiddetto modello 21, ovvero contro persone note, oppure al modello 44 contro ignoti.

«Guardare in tv i danni e gli effetti del terremoto lascia sconcertati, soprattutto in considerazione della magnitudo del sisma». L'analisi è di Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi. «Alla bassa magnitudo ci saranno state sicuramente associate accelerazioni elevate, che hanno sprigionato grandi quantità di energia, ciò nonostante l'entità dei danni si può spiegare solo con la presenza di manufatti fatiscenti dal punto di vista strutturale - spiega Peduto - Non si può continuare a morire per terremoti di questa natura, che in un altro paese civile farebbero solo il solletico ai fabbricati». Secondo il geologo, in Italia, manca la conoscenza del territorio» e le iniziative politiche avviate per ovviare alla lacuna «si sono perse nelle paludi parlamentari».