Isabella, tre fermi per omicidio: Freddy, la sorella e un'altra donna

Freddy Sorgato, la sorella Debora e Manuela Cacco
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Mercoledì 17 Febbraio 2016, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 15:59

E' arrivata la svolta nel caso di Isabella Noventa, la 55enne di Albignasego scomparsa da un mese: tre persone sono state arrestate con l'accusa di omicidio premeditato in concorso. Freddy Sorgato, l'amico con cui la 55enne ha trascorso l'ultima serata, sua sorella Debora e Manuela Cacco, legata sentimentalmente a Freddy. Quest'ultima gestisce una tabaccheria a Camponogara, la proprietà sarebbe di Freddy Sorgato.

I tre, sottoposti a lunghi interrogatori oggi in Questura a Padova - quello di Debora Sorgato è durato oltre 10 ore - hanno fatto delle ammissioni che hanno confermato le ipotesi investigative. Secondo le prime indiscrezione Isabella Noventa sarebbe stata strangolata, il suo corpo gettato in un fiume. Poi i tre avrebbero inscenato il passaggio dell'impiegata davanti alla Torre dell'Orologio a Padova, fino a piazza delle Erbe. A indossare la giacca bianca di Isabella sarebbe stata Manuela Cacco.

I provvedimenti sono scattati in serata dopo l'interrogatorio di Debora Sorgato. Gli agenti della squadra mobile di Padova alle tre di ieri notte hanno prelevato e portato in questura la donna. Nel pomeriggio erano filtrate conferme del fatto che la donna risultava indagata. Dopo il fermo, Freddy Sorgato è stato portato nel carcere di Padova, la sorella, Debora, e l'amica Isabella Cacco in quello di Verona.

Alla base dell'omicidio di Isabella Noventa vi sarebbe un movente passionale. Ora le indagini si concentrano sulla ricerca del corpo, che non è ancora stato trovato. «Stiamo passando un periodo di sofferenza. Spero solo di trovare mia sorella. Se sono stati loro che confessino il delitto: dicano dov'è il corpo per darle almeno un degno saluto». Questo il commento di Paolo Noventa a «Mattino 5». «Non capisco quale possa essere il movente - continua Paolo Noventa -. Mia sorella si è sempre comportata in maniera corretta con Freddy. Non conoscevo nè Debora, nè Manuela Cacco. Conoscevo solo lui, che ogni tanto mi raccontava di questa sorella che ha un figlio. Non so cosa dire, porteranno sofferenza anche a questo bambino». «Dopo la scomparsa di Isabella non mi sono più sentito con Freddy - ha rilevato - ho preferito che le spiegazioni le desse alla squadra mobile. Avevo capito - conclude Noventa - che poteva essere successo qualcosa di grave. Per questo non mi sono fermato alla sua spiegazione e sono corso in Questura».

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