«Domenica scorsa, intorno alle 11 nella spiaggia di piazza Nember, hanno portato via lo zaino del mio compagno Andrea con dentro tutto: iPhone, soldi, carte di credito, Iwatch, chiavi della macchina e chiavi dell'appartamento-racconta Sara Fabretto- Dopo ore infernali per bloccare le carte, il telefono e l'orologio e dopo un rimbalzo assurdo tra gli organi di polizia scopro che di domenica non raccolgono denunce ma il servizio torna attivo il lunedì». Nel frattempo però i trevigiani riescono, grazie all'applicazione trova il mio iPhone a localizzare il telefonino rubato. «Il geolocalizzatore lo dava presente all'interno del centro migranti di piazza Milano - prosegue la donna - dopo varie difficoltà e rimbalzi tra 112 e 113 riusciamo ad ottenere che una pattuglia raggiunga Andrea, che intanto è arrivato davanti all'ingresso della struttura. Nella pratica gli agenti entrano armati di spray al peperoncino accompagnati dalla Croce Rossa che gestisce il Centro, e si limitano a fare un'ispezione senza nemmeno provare ad entrare dentro gli alloggi vicini al segnale che ci arrivava del telefono».
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