Incendi, un disastro così può accadere anche in Italia

Incendi, un disastro così può accadere anche in Italia
di Valeria Arnaldi
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Mercoledì 25 Luglio 2018, 09:52
Prevenzione e collaborazione interforze: così in Italia si cerca di contrastare gli incendi. Anche se un caso simile a quello greco non si può escludere» spiega Luigi D’Angelo, direttore Ufficio Emergenze della Protezione Civile. Ma i roghi, secondo quanto testimoniato dall’European Forest Fire Information System della Commissione Europea sono calati rispetto al 2017, anno record. 

Aree a rischio
Più problemi 
a Sud e isole
Ci sono realtà - spiega il direttore Ufficio Emergenze della Protezione Civile -«dove, a causa dei venti forti, gli incendi posso evolvere molto rapidamente. Sono, in particolare, Sicilia, Sardegna, Puglia nell’area del Gargano, e in generale il litorale tirrenico. Non a caso nei periodi dove il rischio incendi è maggiore, qui aumenta il dispiegamento di forze, tra uomini e mezzi».


Sicurezza
Terreni salvi, 
roghi in calo 
Per l’European Forest Fire Information System della Commissione Europea, da inizio anno al 23 luglio in Italia sono bruciati 3859 ettari di terreno, una cifra 17 volte inferiore allo stesso periodo 2017. La differenza spicca pure nei dati stagionali. Il 23 luglio dell’anno scorso la Protezione Civile ha ricevuto 33 richieste di aerei, due giorni fa sono state dieci. 

Prevenzione
Piani regionali
la prima difesa
È molto importante - prosegue D’Angelo - «ogni regione definisce un piano antincendi boschivi, che prevede interventi nei boschi per realizzare fasce tagliafuoco con le quali confinare eventuali fiamme e per rimuovere il sottobosco. Monitoraggio e dispiegamento delle squadre sono fondamentali. Chi vede un incendio deve chiamare al 115 e allontanarsi in fretta». 

I mezzi
Fondamentale
il lavoro a terra
I mezzi aerei sono fondamentali? «La parte più importante per lo spegnimento - spiega D’Angelo - si fa a terra. Sono le squadre sul territorio che devono intervenire immediatamente ed è proprio la prontezza della risposta a consentire di contenere le fiamme. I mezzi aerei sono utili. Il centro aereo unificato della Protezione Civile ha una flotta di 31 velivoli».

Indagini
Azione interforze
anti piromani
Protezione Civile e forze dell’ordine lavorano in stretta collaborazione per tentare di contrastare e prevenire l’azione dei piromani, che aumenta proprio nelle giornate estive più calde. Il monitoraggio di aree e situazioni è effettuato dalle unità per la tutela forestale dei Carabinieri. Tanti gli interventi tesi a individuare i soggetti che appiccano roghi per trarre poi vantaggi economici dal loro spegnimento.

Il clima
Ogni 5 anni
i picchi più caldi
Si riscontra una certa ciclicità negli aumenti di incendi. Le concentrazioni più alte di episodi si verificano circa ogni cinque anni. Probabilmente i cambiamenti climatici a livello globale, aumentando il clima secco, con alte temperature e forti venti, incidono. Come accaduto in Svezia, a volte si verificano condizioni che non si riescono a fronteggiare con mezzi prima sufficienti. 
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