Durante le indagini, cominciate nell'aprile dello scorso anno e durate otto mesi con il coordinamento della Procura di Gorizia, i Carabinieri hanno accertato che gli indagati, dopo aver timbrato il proprio cartellino, invece di andare a lavorare, si allontanavano uscendo da una porta posteriore, chi per fare shopping e spesa, chi per recarsi al bar o presso agriturismi a degustare vino. C'era anche chi andava nella vicina Slovenia al ristorante o nei centri commerciali o in centri scommesse, utilizzando in alcuni casi anche l'autovettura di servizio. Qualcuno - sempre stando alle indagini dei Carabinieri - timbrava il cartellino per sé e per il collega di turno e qualche altro abbandonava l'ufficio a metà giornata, senza registrare nulla, per tornare a casa e rientrare direttamente nel tardo pomeriggio, solo per timbrare ufficialmente l'uscita.
I Carabinieri, infine, hanno scoperto il caso di un dipendente che, dopo aver timbrato, è andato alla manifestazione enogastronomica «Gusti di frontiera», in corso in quei giorni a Gorizia, sostando a lungo davanti agli stand.
Dei provvedimenti cautelari è stata informata la Direzione Generale della Regione Friuli Venezia Giulia che - riferiscono gli investigatori - ha collaborato con i Carabinieri nel corso dell'indagine denominata «Fuori servizio».
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