«Chi uccide non è islamico, ma terrorista»: monito dell'imam della Grande moschea di Roma

«Chi uccide non è islamico, ma terrorista»: monito dell'imam della Grande moschea di Roma
di Elena Panarella
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 15:25
«Chi ammazza nel nome dell'Islam e del Profeta Maometto non è islamico ma terrorista. Sbagliano anche quei giornalisti che identificano questi terroristi con l'Islam. Noi musulmani condanniamo il terrorismo e

l'integralismo in tutte le sue forme». Con questo messaggio, l'Imam della Grande Moschea di Roma, Muhammad Hassan Abdulghaffar, è intervenuto alla preghiera ecumenica per la pace dei popoli che si svolta nel cuore della Kasbah di Mazara Del Vallo, a conclusione della IV edizione di Blue sea land, l'Expò dei Distretti produttivi agro ittico alimentari del Mediterraneo, dell'Africa e del Medio Oriente allargato. Presenti all'incontro i rappresentanti delle religioni monoteiste che hanno preso posto nella spianata compresa tra la Chiesa San Francesco e la Moschea Ettakwa, chiamata la «piazza blu», la piazza del dialogo interreligioso e interculturale. «È sbagliato anche parlare dei territori in mano all'Isis definendolo Stato Islamico - ha aggiunto l'Imam - dovremmo chiederci: chi ha creato l'Isis? Per quali ragioni? Rifiutiamo la divisione del Medi Oriente ed il suo saccheggio. Per la pace nel mondo bisogna stabilizzare quest'area. Chi distrugge il patrimonio culturale ed artistico è nemico della civiltà e del mondo».



All'incontro è intervenuto anche l'Imam della Moschea di Catania e Presidente della Comunità Islamica di Sicilia Abdelhafid Kheit. «La Sicilia - ha detto Kheit - sta lanciando messaggi importanti all'Europa. Questa terra è sempre un punto di incontro. È terra di ospitalità per tutti i popoli. Chiediamo da tempo alla Regione Siciliana - ha concluso - ed al suo Governo di creare un cimitero per i migranti morti in mare in modo da dare loro almeno nella morte la dignità che hanno perso da vivi». Per il vescovo Domenico Mogavero, presente all'incontro: «Il fatto che una manifestazione laica promuova il dialogo interreligioso è un segnale profetico». La via della pace - ha ricordato Mogavero - è l'uomo.
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