Un lavoro che in questi mesi ha preparato a distanza, inviando ai docenti il suo elaborato scritto a mano e al computer. Completerà quindi un percorso di studi che prima di essere arrestato per il delitto di via della Pergola non era riuscito a terminare. Da libero aveva infatti frequentato prima l'istituto alberghiero di Assisi e poi ragioneria a Lecco (dove si era trasferito da una zia) senza però mai ottenere il diploma. Nel frattempo aveva lavorato, come giardiniere, e giocato basket a buon livello, tanto da essere soprannominato «il barone» come un celebre cestista del passato. In cella Guede è invece riuscito ad arrivare alla maturità iscrivendosi all'istituto magistrale di Viterbo. Poi gli studi universitari a indirizzo umanistico cominciati nel gennaio del 2012 con un 27 in Storia medievale.
Un cammino segnato da cinque 30 e lode, come in organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani e storia delle relazioni internazionali.
Ha però anche ottenuto, tra l'altro, l'idoneità per la lingua francese e diversi 30, come in storia e istituzioni dell'Islam e storia dell'integrazione europea. Ora l'appuntamento con la laurea.
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