Green economy, la Camera approva la legge, premiate le attività virtuose, multe per chi getta i mozziconi

Green economy, la Camera approva la legge, premiate le attività virtuose, multe per chi getta i mozziconi
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Martedì 22 Dicembre 2015, 21:13
L'Italia avvia la svolta verso la green economy. Il collegato ambientale, dopo due anni di iter parlamentare, è legge dopo l'approvazione in via definitiva della Camera con 169 sì, 32 no e 11 astenuti.

«Per l'Italia è un importante passo avanti nella direzione dell'accordo raggiunto a Parigi e dell'impegno europeo verso l'economia circolare» commenta il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. I 79 articoli contengono misure culturali e di civiltà come le multe da 30 a 300 euro a chi getta mozziconi di sigarette o chewing gum o scontrini a terra e il divieto di pignoramento per gli animali d'affezione, da compagnia o quelli utilizzati a fini terapeutici e assistenziali.

Ma ci sono norme più generali, tra cui quelle per favorire l'economia circolare - con il recupero e il riciclo delle materie che da rifiuto possono essere trasformate in risorsa -, la riduzione dei rifiuti e agevolazioni sulle tasse per i comuni virtuosi; 35 milioni per investimenti in mobilità sostenibile, che saranno quanto mai importanti per contrastare lo smog che in questi giorni sta soffocando tante città. Previsto un fondo per la progettazione delle opere contro il dissesto idrogeologico, 11 milioni per l'abbattimento degli edifici abusivi in zone a rischio, il credito d'imposta per le imprese che lavorano alla bonifica dall'amianto.

Ci sono misure che spaziano dall'infortunio in itinere per chi va al lavoro con la bicicletta alla valutazione di impatto ambientale, dalla blue economy ad un fondo di 1,8 milioni di euro per le Aree Marine Protette. E poi norme per gli acquisti verdi nella PA, il sistema del vuoto a rendere. Infine, la riforma dell'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) che chiude sei anni di commissariamento e avvia il rilancio, focalizzandosi su risparmio ed efficienza energetica.

Per l'ex ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, »la legge di per sè non è in grado di recuperare tutto ciò che non è stato fatto nel corso degli anni ma credo che ci riallinei, con un'accelerazione importante, alla normativa europea più evoluta e può rappresentare un riferimento per imprese, cittadini, istituzioni, che scommettono su un'idea diversa di sviluppo«. Arrivano soprattutto dalla sinistra i commenti positivi alla legge, di cui sono stati relatori i deputati Pd Enrico Borghi e Alessandro Bratti: per il primo è un provvedimento storico perché introduce il concetto di economia verde all'interno del corpo giuridico delle leggi del nostro paese«; per il secondo l'ambiente entra, a pieno titolo, tra i fattori fondamentali di un nuova idea di sviluppo per il Paese, non più vincolo o freno alla crescita economica ma traino per la ripresa.

Il sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo rileva che oggi il nostro Paese ha, per la prima volta, uno strumento che promuove la green economy e il contenimento dell'uso eccessivo delle risorse naturali« mentre per il sottosegretario Barbara Degani »è un'agenda verde per l'Italia con l'avvio di un cammino verso la decarbonizzazione. Il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci la definisce una piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un'economia più green e circolare.

L'Italia si dota molto più che di una legge, di una Agenda Verde innovativa che pone il paese all'avanguardia per la green economy di cui personalmente vado fiero« commenta il presidente della commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello (Ap).

LE NORME
Buttare in strada lo scontrino appallottolato del bar dopo il caffè costerà fino a 150 euro, mentre per un mozzicone di sigaretta spento sul marciapiede con il tacco della scarpa il prezzo da pagare sale a 300 euro: le multe che puntano a rendere gli italiani dei cittadini più eco-friendly diventano realtà con l'approvazione in via definitiva del Collegato Ambiente, una sorta di agenda verde del Paese che in 79 articoli di legge delinea la strada verso la decarbonizzazione e l'economia circolare.
L'articolo destinato a coinvolgere tutti gli italiani è quello che sanziona con multe da 30 a 150 euro l'abbandono sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi - cioè in qualsiasi posto che non sia un cestino - dei rifiuti di piccole dimensioni, dal chewing gum al fazzolettino. Le multe raddoppiano se si buttano per terra mozziconi di sigaro o sigaretta, per i quali i Comuni dovranno provvedere a dotare strade, parchi e luoghi d'aggregazione di appositi raccoglitori. Con la nuova legge, gli animali non sono più beni pignorabili da Equitalia, quelli d'affezione o da compagnia del debitore, sia quelli impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli. I cittadini potrebbero essere chiamati a portare indietro le bottiglie di acqua e birra. Torna infatti, in via sperimentale e su base volontaria, il «vuoto a rendere» in bar, alberghi e ristoranti, che potranno decidere di applicare una cauzione al momento dell'acquisto restituendo i soldi se la persona torna a consegnare il contenitore vuoto. Sul fronte dei rifiuti i primi responsabili saranno ovviamente i Comuni. La nuova ecotassa sulle discariche premia le città più virtuose e penalizza quelle che non raggiungono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, con possibili conseguenze positive o negative per la tassa sui rifiuti. Il Collegato mette poi sul piatto 35 milioni di euro per progetti di mobilità sostenibile. Potrebbero quindi spuntare in città iniziative di car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing e piedibus, che negli ultimi tre casi, oltre a ridurre lo smog, contrastano la vita sedentaria. Chi deciderà di andare al lavoro in bici, nell'eventualità di un incidente sarà coperto dall'assicurazione Inail. Gli italiani che vogliono essere ecosostenibili avranno un nuovo strumento, il «Made Green in Italy». Si tratta di un marchio, volontario, per comunicare l'impronta ambientale dei prodotti nostrani. I consumatori potranno scegliere di privilegiare il «chilometro zero» certificato di frutta e verdura, o le produzioni industriali a basso impatto.
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