Fisico di fama internazionale muore mentre passeggia sulla spiaggia

Fisico di fama internazionale muore mentre passeggia sulla spiaggia
di Claudia Guasco
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Sabato 2 Giugno 2018, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 09:08
MILANO Voleva trascorrere una giornata al mare, sulla spiaggia dell’isola friulana di Grado. Ma proprio mentre stava passeggiando a pochi metri dalla riva si è sentito male, accasciandosi sulla sabbia. Il professor Gian Carlo Ghirardi, 83 anni, luminare della fisica e celebre nella comunità scientifica mondiale per i suoi studi sulla meccanica quantistica, è morto ieri mattina per un malore. I bagnini e la guardia costiera sono subito accorsi cercando di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare: il professore è spirato proprio davanti al mare, per i sanitari non c’è stato nemmeno il tempo di trasferirlo in ospedale.

SCIENZIATO E DIVULGATORE
Ghirardi, già presidente del Consorzio per la Fisica e professore ordinario di Fisica teorica, modelli e metodi matematici dell’Università di Trieste, ha firmato oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Ha cominciato a lavorare al Comitato nazionale per le ricerche nucleari (Cnrn) a Ispra, poi nella sezione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) di Milano, all’Università di Parma e in quella di Trieste. Nel 1976 è diventato professore ordinario ed è stato per molti anni capo del programma associati del Centro internazionale di fisica teorica «Abdus Salam» di Trieste.
Nel 1986 ha elaborato, insieme ai colleghi Alberto Rimini e Tullio Weber, una teoria della «GRW» (sono le iniziali dei loro cognomi), sull’utilizzo della meccanica quantistica non solo a livello microscopico, ma anche macroscopico. Nel 2014 ha ricevuto il Sigillo d’argento della Provincia di Trieste «per l’attività di ricerca e d’insegnamento, per l’impegno profuso per la promozione e lo sviluppo della fisica a Trieste e per l’intensa e proficua attività divulgativa, come autore di testi e pubblicazioni scientifiche di livello internazionale». In quell’occasione la presidente ha ricordato che Ghirardi ha contribuito alla nascita del sistema triestino della ricerca nella sua veste di fisico teorico e al contempo di filosofo della scienza, ricordando come «accanto a testi complessi, divenuti tappe fondamentali della ricerca, si è impegnato in lavori di più ampia divulgazione, attento a trovare chiavi di lettura capaci di avvicinare alla fisica anche i meno competenti».


 
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