Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la Sparkasse aveva trasferito in Lussemburgo in un fondo fiduciario 10 milioni di euro. Subito dopo le elezioni del 4 marzo, l'autorità lussemburghese (di fatto simile a Bankitalia) ha bloccato per dieci giorni il trasferimento di tre milioni di euro dal Granducato all'Italia e contestualmente informato i colleghi italiani sul sospetto dell'operazione che potrebbe essere riconducibile ai conti della Lega. Della movimentazione viene anche informata la magistratura genovese che già a gennaio aveva aperto una inchiesta per riciclaggio dopo l'esposto dell'ex revisore contabile Stefano Aldovisi. La Sparkasse ha sempre sostenuto che quei 10 milioni di euro fossero solo dell'istituto bancario e che il trasferimento fosse legato a ordinarie operazioni di investimento. Il sospetto degli investigatori delle fiamme gialle è che invece quei soldi siano della Lega.
Nel frattempo gli uomini della guardia di finanza stanno esaminando l'intreccio di società, associazioni e fiduciarie che sono state create durante il processo a Bossi e Belsito per la maxi truffa ai danni dello Stato: nel mirino degli inquirenti ci sono almeno una quindicina di «satelliti» di cui si dovrà capire se abbiano ottenuto soldi dal partito o per il partito o se siano soggetti autonomi.
Intanto si aspetta ancora la fissazione dell'udienza davanti al tribunale del Riesame per la «ratifica» della sentenza della Cassazione sui sequestri al Carroccio dei soldi che riceverà in futuro. Il tribunale nella sentenza di condanna per Bossi e Belsito aveva stabilito anche la confisca al partito di 49 milioni di euro. Gli inquirenti ne avevano trovati solo 3 milioni. Il 16 sarà la volta della Lega Toscana che si era opposta al blocco di 19 mila euro nel suo conto.
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