Genova, errore sul traghetto: auto in mare
Muore una coppia di turisti tedeschi

Il recupero dell'auto dei due turisti
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Domenica 26 Settembre 2010, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 01:56
ROMA (26 settembre) - Un'auto finita in mare questa mattina, poco dopo le 9, a Ponte Doria, nel porto di Genova, cadendo dalla rampa del traghetto Otta della Moby Lines proveniente da Porto Torres, in Sardegna, durante le manovre di sbarco. I due turisti a bordo della station wagon, un uomo e una donna (di nazionalità tedesca) sono morti. L'uomo è stato subito recuperato in mare e portato sul gommone dei vigili del fuoco per la rianimazione. Il cadavere della donna, che in un primo tempo era stata data per dispersa, è stato invece trovato nel primo pomeriggio all'interno dell'auto, quando la vettura è stata riportata in superficie da una gru dai vigili del fuoco.



Le vittime sono Phillipp Habel e Melanie Starzynky, tedeschi residenti nella zona di Stoccarda. Lui aveva 29 anni, lei 28. Ad identificarli sono stati gli agenti della polizia marittima di Genova che sono partiti da una ricevuta di pagamento di un hotel di Alghero dove i due avevano soggiornato. I documenti dei due, infatti, sarebbero andati dispersi in mare. L'auto, una Opel Astra station wagon, era stata noleggiata lo scorso 13 settembre in una agenzia Hertz di Stoccarda.



Un testimone: la nave si è mossa. «Erano scese le prime due auto e la terza, quella che poi è caduta, stava invece scendendo a retromarcia. In quel momento la nave si è mossa, andando in avanti, la rampa si è scollata dalla banchina e la macchina è andata giù - ha raccontato uno dei testimoni - Abbiamo avuto l'impressione che mettessero macchine in avanti. Comunque sia andata, la nave si è mossa in avanti». Il magistrato di turno, Biagio Mazzeo, non ha confermato né smentito, ma ha detto di aver acquisito un video «per capire cosa realmente sia successo». La Capitaneria di porto ha chiesto alla compagnia di navigazione di interrompere la discesa delle auto e dei turisti dalla nave per ragioni di sicurezza e d'indagine.



«Non si può escludere, al momento, che possa essere intervenuto un errore umano», afferma in un comunicato la Moby. L'armatore Vincenzo Onorato si è recato a Genova per seguire la vicenda e ha dichiarato: «Sono vicino ai famigliari delle vittime e l'azienda si mette a disposizione per ogni intervento di sostegno e di aiuto che si rendesse opportuno e necessario». La compagnia si dice rammaricata e costernata per l'incidente: «Moby e il suo comandante, Giuseppe Vicidomini assicurano piena disponibilità e collaborazione per fornire alla magistratura e alle autorità di controllo ogni informazione utile in loro possesso per accertare la dinamica nel più breve tempo possibile. Il comandante Giuseppe Vicidomini è un uomo di grande esperienza con oltre 11 anni di comando e ufficiale di carriera della Moby. Le procedure previste dalla Moby per la fase di ormeggio e sbarco sono estremamente rigorose per garantire il massimo della sicurezza ai passeggeri, tuttavia non si può escludere, al momento, che possa essere intervenuto un errore umano».



Banchina in condizioni perfette. Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha potuto constatare «direttamente che l'operazione di sbarco avveniva in condizioni ambientali ottimali e su un'infrastruttura portuale, in concessione a Stazioni Marittime, in perfette condizioni. Anche per queste ragioni il mio dolore e la mia rabbia sono forti. Spero che la verità sia accertata al più presto per giustizia delle vittime e a tutela del buon nome del porto di Genova che ha fatto della sicurezza, per quanto di competenza, il suo obbiettivo primario».



La Moby Otta è «in classe», cioè non ha deficienze tecniche tali da comprometterne la sicurezza in navigazione. È il responso della verifica tecnica fatta dal Rina, il Registro Navale Italiano, su richiesta della Capitaneria di Porto di Genova. Il traghetto potrà pertanto ripartire per Olbia in serata, come previsto. E' un'ulteriore conferma all'ipotesi che a provocare la tragedia sia stato un errore umano. «Non esiste, nella casistica degli incidenti marittimi - osserva il comandante del porto di Genova, ammiraglio Felicio Angrisano - un caso come quello accaduto oggi. L'organizzazione portuale era perfetta, erano già sbarcate una cinquantina di auto, il piazzale della banchina era sgombro, le condizioni meteo erano ideali: insomma si è trattato davvero di una fatalità. Il porto di Genova è sicuro e le statistiche ci danno ragione».



Il comandante Vicidomini riceverà domani un avviso di garanzia per duplice omicidio colposo. Si tratta - si è appreso in ambienti investigativi - di un atto cautelativo in vista dell'autopsia dei due turisti tedeschi morti stamani dopo essere precipitati in mare con la propria auto mentre sbarcavano dal traghetto. L'esame autoptico verrà compiuto forse già domani dal prof. Francesco Ventura. Il magistrato inquirente, Biagio Mazzeo, intende appurare come mai il motore principale della nave fosse ancora in moto nonostante la Moby Otta avesse ormai completato la manovra di attracco. È anche da chiarire in che posizione fosse il comando di azionamento delle eliche e se infine un'avaria o un errore umano possa aver causato l'incidente.
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