Genova, morta per droga a 16 anni: indagato l'amico che non la soccorse

Genova, morta per droga a 16 anni: indagato l'amico che non la soccorse
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Sabato 3 Marzo 2018, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 18:59
E' accusato di omissione di soccorso, Gabriele Rigotti, l'amico di Adele De Vincenzi, la ragazza di 16 anni morta dopo un'overdose di ecstasy nel centro di Genova la scorsa estate. Il pm Michele Stagno ha iscritto il giovane sul registro degli indagati. E' stato il gup Angela Nutini a trasmettere gli atti alla procura per formulare la nuova contestazione, dopo l'assoluzione del ragazzo dall'accusa di spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Rigotti, difeso dagli avvocati Elio e Riccardo Di Rella, era finito in carcere insieme al fidanzato di Adele, Sergio Bernardin.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra mobile, i due giovani avevano consumato droga con la sedicenne e un'altra minore. La ragazza si era sentita male mentre si trovava in via San Vincenzo, insieme agli amici, ed era morta subito dopo all'ospedale Galliera. A chiamare i soccorsi, era stato un netturbino che aveva visto Adele per terra e gli amici
«confusi» che, a suo dire, «non facevano nulla». Per il gup Nutini, l'acquisto della droga sarebbe stato concordato da tutti e quattro i giovani. Lo stupefacente era stato venduto da un pusher di 17 anni, indagato dal tribunale dei minori.
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